Giulio Squillacciotti – A War Play
Alla Pinacoteca G.A. Levis di Chiomonte, apre al pubblico la mostra personale dell’artista Giulio Squillacciotti, A War Play a cura di ARTECO e CRIPTA747.
Comunicato stampa
Sabato 29 giugno, alla Pinacoteca G.A. Levis di Chiomonte, apre al pubblico la mostra personale dell’artista Giulio Squillacciotti, A War Play a cura di ARTECO e CRIPTA747.
Il progetto è risultato vincitore del “PAC 2022-23 - Piano per l’Arte Contemporanea”, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, e si inserisce in un programma di residenze d'artista seguite dalla Pinacoteca G.A. Levis di Chiomonte. L’obiettivo è ospitare artiste e artisti contemporanei, coinvolgendoli nella rilettura delle opere del paesaggista Giuseppe Augusto Levis – attivo durante i primi vent’anni del Novecento – e in un confronto con il territorio della Val di Susa: la sua natura, le sue tradizioni e le sue comunità, al fine di incrementare le collezioni civiche con un nucleo di opere d’arte contemporanea.
A gennaio 2024, l’artista Giulio Squillacciotti è stato invitato in una residenza di ricerca per realizzare un progetto in dialogo con il contesto valsusino, partendo da alcune immagini provenienti dell’archivio fotografico di Giuseppe Augusto Levis, simulazione e allo stesso tempo testimonianza storica del primo conflitto mondiale.
Il lavoro di Squillacciotti basandosi sull’indagine di narrative possibili, la sofisticazione di eventi reali di matrice storico-antropologica, analizza gli apici culturali e la maniera in cui le tradizioni prendono nuove forme cambiando contesto. A War Play è un lavoro di ri-messa in scena che si sviluppa partendo dall’attivazione di un’immagine fotografica a sua volta precedentemente simulata. Intorno agli anni Venti del Novecento al pittore Giuseppe Augusto Levis, di ritorno dalla Prima Guerra Mondiale, viene commissionata la realizzazione di grandi opere a tema. Come strumento di studio per le grandi tele, l'artista, con l'aiuto di alcuni contadini, decide di mettere in scena e ricreare momenti di battaglia, ripresi dallo stesso Levis attraverso immagini fotografiche.
A partire da questo patrimonio fotografico, Squillacciotti, realizza un gioco, o una pièce teatrale, A War Play dove la macchina da presa segue quattro personaggi intenti a ri-mettere in scena un'immagine di guerra. La meta-narrazione della guerra viene rappresentata attraverso un loop visuale non distante da ciò che ci circonda quotidianamente sui media. La “teatralizzazione” assume per l’artista il ruolo di artificio puramente estetico, caratterizzato da movimenti di macchina che seguono ambienti e persone, impegnate in azioni orchestrate. Attraverso la manipolazione dell’immagine, Squillaciotti elabora una nuova interpretazione, aggiungendo ulteriori stratificazioni alla messa in scena.
A War Play solleva una questione fondamentale riguardo a come la costruzione visiva possa influenzare la percezione e l'interpretazione dello spettatore, anticipando e, talvolta, sovvertendo la veridicità della narrazione.
A War Play è anche una pubblicazione edita da Humboldt books che ripercorre il progetto in chiave teorico-narrativa, raccogliendo racconti, esperienze e riflessioni maturate durante la sua realizzazione. Completa la proposta espositiva un calendario di attività educative per tutti i pubblici, in modo da offrire ai visitatori la più ricca esperienza di visita possibile. Oltre al coinvolgimento delle scuole del territorio, in collaborazione con associazioni locali, si propone un programma completo di percorsi tematici guidati e attività dedicate alle famiglie. Si consiglia di seguire i canali social della Pinacoteca G.A. Levis, sempre aggiornati, anche in merito al public program allegato.
Il progetto espositivo di Giulio Squillacciotti entra in dialogo con le opere della Pinacoteca G.A. Levis, sita nel cinquecentesco palazzo già Paleologo di Chiomonte, che conserva un prezioso nucleo di dipinti realizzati dall’artista chiomontino durante i primi vent’anni del Novecento, oltre alla neonata Collezione Etnografica. La Pinacoteca G.A. Levis ha riaperto al pubblico a maggio 2021, con una veste totalmente rinnovata, grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “Luoghi della Cultura”.
Giulio Squillacciotti (Roma, 1982) Artista e regista, il suo lavoro si basa sull’indagine di narrative possibili, la sofisticazione di eventi reali di matrice storico-antropologica, gli apici culturali e la maniera in cui le tradizioni prendono nuove forme cambiando contesto. Ha studiato Storia dell’Arte Medievale a Barcellona e a Roma, ha poi ottenuto un master in Arti Visive presso l’Università di Architettura IUAV di Venezia. È stato uno degli artisti del Padiglione Olandese della 16ma Biennale di Architettura e Fellow Resident presso la Jan Van Eyck Academie di Maastricht. Ha di recente ricevuto il MEDIA Fund Europeo per la sviluppo di un film co-prodotto da Italia, Irlanda e Polonia.
Pinacoteca G.A. Levis Il museo nasce a seguito del lascito testamentario del pittore Giuseppe Augusto Levis al Comune di Chiomonte di un’ampia selezione delle sue opere destinandola a scopi educativi e sociali. Dal 1974 quattro sale dello storico Palazzo di famiglia Levis, sono adibite a sede espositiva e, con aperture variabili, gli spazi della Pinacoteca vengono riqualificati intorno all’inizio degli anni Novanta e aperti al pubblico regolarmente dal 2008 sotto la direzione di Paolo Nesta. Dal 2020 la curatela della Pinacoteca è affidata a Ersilia Rossini e Beatrice Zanelli di ARTECO, associazione che dal 2010 opera nel campo della formazione, della ricerca e della valorizzazione artistica, rivolgendosi soprattutto alle nuove generazioni. Inserita in un territorio denso di storia, la Pinacoteca G. A. Levis si trova nel cuore di Chiomonte, tra l’Alta e la Bassa Valle di Susa, già territorio di transito per i pellegrini che percorrevano la Via Francigena, attraversata nei secoli da mercanti, soldati ed artisti. Con le sue attività, la Pinacoteca G.A. Levis vuole riaffermare il ruolo centrale e inclusivo delle istituzioni culturali e, nell’impossibilità momentanea di grandi spostamenti, ci invita a riprendere contatto con il patrimonio storico-artistico e paesaggistico che ci circonda, ponendosi come nodo strategico di circuiti di attrazione turistica tra memoria, tradizione, enogastronomia e attività in montagna. La collaborazione con CRIPTA747, in qualità di comitato scientifico per la selezione di artiste e artisti da coinvolgere per l’incremento delle collezioni di arte contemporanea, prende avvio nel 2022.