Giulio Telarico – Storie di Imago
Un’esperienza al centro del linguaggio: 26 carte impresse da segni, simboli e marchi pubblicitari, imago che raccontano una storia di materia che si presta parola e si trasfigura nell’interpretazione di un tragico e quotidiano sistema di riferimento tra scena pubblica e privata.
Comunicato stampa
In occasione della nuova sessione di PROJECT ROOM, uno spazio dedicato alle idee di giovani collaboratori e curatori, Sala 1 presenta “CARTALIBRO - Storie di imago”, una mostra personale di Giulio Telarico, a cura di Sandra Leone, dal 23 novembre al 18 dicembre.
Un'esperienza al centro del linguaggio: 26 carte impresse da segni, simboli e marchi pubblicitari, imago che raccontano una storia di materia che si presta parola e si trasfigura nell’interpretazione di un tragico e quotidiano sistema di riferimento tra scena pubblica e privata.
Attraverso una tecnica accurata, affidata ad elementi plastici ritagliati e applicati su tavola dipinta, Giulio Telarico riproduce un cartalibro, il primo libro-giocattolo in cui le parole diventano magicamente un insieme di lettere da toccare e immagini da leggere.
Un «Fort/Da» nel mondo degli adulti, un gioco di scomparsa e apparizione dell’oggetto da cui nasce la conquista/risarcimento della relazione simbolica. Doloroso passaggio dal reale della materia al rappresentativo del linguaggio ma con una continua forza decostruttiva e disseminazioni di senso. Imago parlanti, antropomorfizzazioni del visibile e, in mezzo, l’uomo, una sagoma senza volto, contenitore strabordante di segni, questa volta più oscuri ed enigmatici.
In mezzo, compaiono le regole del gioco: tocca, guarda, ascolta, parole in BODONI che celebrano il centenario della morte del grande tipografo (1740-1813).
Giulio Telarico, laureato al DAMS, ha insegnato Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico di Cosenza. Tra le attività recenti: nel 2004 è invitato alla mostra “Arte in Calabria 1960 – 2000” prime acquisizioni, MAON – Museo D’Arte Dell’Otto e Novecento – Rende (CS). Nell’ambito della “Terza Triennale D’Arte Sacra Contemporanea” di Lecce, riceve un premio per la pittura. Nel 2007 è invitato alla mostra “Zona Ovest, Austria occidentale in dialogo”, presso la Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino. Nel 2009 è presente al Museo civico dei Brettii e degli Enotri, Cosenza, con la mostra “Tornare@Itaca”, che nel 2010 è riproposta a Milano presso la Fondazione Mudima. Sempre nel 2010, tiene una mostra personale dal titolo “Il silenzio delle ombre” presso la Galleria La Bussola di Cosenza. Nello stesso anno è presente nella mostra “Viaggio nella parola di Alda Merini” presso l’Auditorium della Fondazione Cariplo e alla Biblioteca Sormani Milano. Nel 2011, espone i lavori della serie “Sempre e comunque bianco” negli spazi della Fondazione Volume a Roma e, a cura della stessa Fondazione, propone il suo lavoro nei locali del Pantheon Royal Suite di Roma. E’ invitato nel 2011, alla mostra “Lo stato dell’arte – Calabria” promossa dal Padiglione Italia della 54^ Biennale di Venezia a Villa Genoese Zerbi, Reggio Calabria. Nel 2012 realizza presso la Galleria Nazionale di Cosenza, una mostra personale dal titolo “Dialogo con l'ombra”, presentando circa 20 opere pittoriche di grande formato e “La Stanza segnata”, suggestiva installazione site specific.
Sandra Leone, storica dell’arte e curatrice. Si interessa alle dinamiche interne tra psicoanalisi e linguaggio artistico. Iscritta al Movimento di Psicoanalisi Critica di Firenze, partecipa nel 2012 al Corso di Formazione Superiore In Ontologia Sociale a cura di Maurizio Ferraris. Inizia la collaborazione a Sala 1 nel 2011, occupandosi di ufficio stampa, allestimento, fund raising, visite guidate e diventa capo progetto di “SAVE THE STAIRS”, campagna a sostegno del restauro del Santuario Pontificio della Scala Santa. Dal 2012 è responsabile dello Studio Tito Amodei ed entra a far parte della Fondazione Tito, di cui cura: “Tito - Gli Inizi. Opere pittoriche e scultoree dal 1951 al 1973” e “Laura Stocco - Croce di Luce. 14 Racconti sulla Passione di Cristo”; organizza “Guido Strazza- Tito. Fare Segni- Opere Grafiche 1953 – 2009”.