Giulio Turcato

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ANNA D'ASCANIO
Via Del Babuino 29, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
16/03/2012

ore 18

Artisti
Giulio Turcato
Curatori
Antonio Capaccio
Generi
arte contemporanea, personale

In mostra, una selezione di opere inedite e rare di Giulio Turcato (Mantova, 1912 – Roma 1995), uno degli artisti più rappresentativi dell’arte italiana del secolo scorso. La mostra ripercorre liberamente l’itinerario creativo dell’ artista, nelle sue diverse originali declinazioni – fisiche, allusive, carnali, residuali – del linguaggio astratto.

Comunicato stampa

Testo critico
Tutto quanto desideriamo e che sembra rendere la vita bella, prima o poi
rivela un proprio peso insostenibile. Così, per scacciare questo rischio,
occorre diventare rapidi e lesti a cambiare la direzione del nostro cammino, a
capovolgere le prospettive, ogni volta che l’appetito si tramuta in avversione,
la voluttà in disgusto. Bisogna andare con un bagaglio leggero, e senza nessuna
certezza, e nemmeno più un residuo di morale, o forse ancora solo una traccia,
nascosta fra i flutti estremi di una reattività a pelle, l’ultimo puntello alle
nostre voglie, ai nostri imprevedibili, cangianti desideri. Che niente si fa
più catturare veramente. Tutto si muove e corre. E inseguendo il dio delle cose
che sempre fuggono, fino a divenire noi sfuggenti come le cose stesse, ci si
insinua fra le pieghe di una sostanza instabile e dinamica, sfiorando con
destrezza la superficie più sensibile, la buccia morbida dell’esistenza.
'La stessa cosa sono il vivente e il morto, lo sveglio e il dormiente, il
giovane e il vecchio.' – Eraclito -' Il dio è giorno notte, inverno estate,
guerra pace, sazietà fame, e muta come il fuoco, quando si mescola ai profumi e
prende nome dall'aroma di ognuno di essi.' La pittura è reticolo, carne,
nuvola, cencio, fumo, olezzo, crosta lunare, graffio. Il peso della materia si
dissolve nell’artificio volubile del simulacro. Di questa dissoluzione - nell’
inseguimento perpetuo dell’infinità delle cose, della loro varietà senza fine -
è l’astrazione l’impronta più vera, lo specchio, la tana da cui pesca il mago,
il maestro, il funambolo, il dissoluto, il cieco.

Glossario essenziale
gli altri: 'come artista singolo ognuno deve trovare in se stesso un movente
senza pensare troppo a quello che pensano gli altri'
arte: 'non è detto che la morte dell'arte sia già avvenuta. Può darsi vi sia
una trasformazione di quello che viene inteso con la parola arte. Ma tale
attitudine avrà sempre un modo di esprimersi'
avanguardia:' un'avanguardia non è, se non riesce a vincere la solitudine e a
porsi nella vita'
certezze: 'quello che è certo è che i termini da fissi sono diventati
variabili, l'oggettivazione delle funzioni sta subendo un crollo'
colore: 'un conto è colorare, un conto è inventare i colori'
un diverso:' l’arte è una creazione dell’uomo e non della natura. L’arte non è
fatta per riprodurre quello che vedono i nostri occhi, ma è guidata da un
bisogno di esprimere le cose che si immaginano e che si sentono o si sognano e
che appaiono alla fantasia dell’artista. Lui le trasformerà sorprendendo come
un diverso'
dogana:' queste immagini, sensazioni, materiali, colori, memorie, illusioni,
allucinazioni, forme, itinerari, sono il mio bagaglio aperto alla dogana del
prossimo millennio '
gambe: 'guardo con curiosità le gambe delle donne, mi piacciono quelle lunghe
e le diverse andature'
giocare: '...ma facciamo questo poker, cosa succede?' - così Piero Ciampi al
Premio Tenco del 1976 - ' succede questo: voi sapete come comincia un discorso,
mille, milledue, milletre, millequattro, passo, poi, alla fine della serata,
dopo cinque ore, quattrocentomila, un milione... bene, allora Turcato, che
stava veramente perdendo, scoperto in un bluff ha detto... io gli ho detto
“vedo”...lui ha detto “scopa!” '
libertà:' le libertà espressive sono di chi se le prende'
politica:' penso che un pittore con la sua opera si inserisca senza volerlo in
un fatto politico, ma non in un fatto politico spicciolo... È politico cioè in
un senso inverso, per la socialità della sua opera, e della sua vita, non solo
per una scelta ideologica'
ragazze:' poi abbiamo avuto questa grossa esplosione dei giovani, esplosione
in particolare delle ragazze che si sono rifiutate di portare le gonne delle
madri ed hanno risanato una situazione che era impossibile sostenere'
restituzione: 'penso che la molla di gran parte dell'uomo e della donna sia la
sensualità, non come fatto peccaminoso ma come ripristino di una carenza che il
cristianesimo ed altre filosofie, anche idealistiche, ci hanno fatto perdere.
Restituire all'uomo tutto il suo corpo, i suoi sentimenti. Allontanare da lui
le mura di una prigione, quelle dell'ideologia'
a spasso: 'mi piace camminare in mezzo alla gente, e tutto quello che succede
è il mio programma. Le persone che incontro nelle mie passeggiate quotidiane, e
con le quali a volte ho brevissime, a volte lunghe conversazioni, sono le più
disparate, e tutte, anche quelle che non riconosco, mi danno lo spunto per una
visione globale del modo di vivere e così io formo un collage di sensazioni che
al momento scompaiono e più tardi riaffiorano in altro modo'