Giungla. Edizione Zero
A Lucca la 3 giorni che fra arte e filosofia riflette sul nostro presente.
Comunicato stampa
Saranno tre giorni dedicata all’arte contemporanea, a incontri e a laboratori quelli – dal 16 al 18 ottobre – in programma a “Giungla. Edizione zero”: la rassegna, ospitata all’interno dei sotterranei dell’Orto Botanico, organizzata dall’associazione di promozione sociale S.O.F.A. con il patrocinio del Comune di Lucca e il contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca.
La manifestazione ruota attorno alla riflessione sul complesso e mai scontato, rapporto fra uomo, natura e tecnologia: un “triangolo” che nel corso della storia ha subìto - e continua a subire - mutamenti e cambi di equilibri.
Un rapporto indagato a partire dall’arte.
L’installazione immersiva in tre atti “Un bel niente Nietzsche” della poliedrica artista e performer Giulia Perelli ci accompagna per mano nella profondità di una storia d'amore: nelle sue domande, nel suo dolore e nel suo desiderio, nelle forze che muove, nei due mondi in relazione, nelle sue possibilità generative. In una parola: ci fa entrare nel suo “Mistero”.
Lo spazio in cui lo spettatore è chiamato a entrare è animato da elementi di realtà e di realtà psichiche. Proprio come avviene in un sogno, in una creazione artistica, in una relazione: ovunque Psiche e Amore si incontrino. L’installazione è disseminata da inneschi visivi, uditivi, animati e inanimati, perché la permanenza al suo interno possa tramutarsi in esperienza.
L’opera riflette sulle possibilità racchiuse nella relazione con l’Altro: nell’incontro e nella separazione vede la capacità creativa, l’opportunità di conoscere l’anima, la perdita e il ritrovo di sé stessi, la creazione di immagini, emozioni, istinti e passioni. In una tensione che ci porta con forza a sentirci animali e animici.
In questo contesto sono proprio gli animali, non come allegorie o metafore di noi stessi ma come esseri vivi e reali, che possono aiutare l’umano a riconciliarsi con la sua natura sensibile, a essere compreso nella sua coscienza e nella sua anima fino a ricordare - forse – la perduta unione che proprio esisteva fra l’umano e l’animale.
Giulia Perelli è performer, attrice e artista. Ha lavorato con Jan Fabre in “The power of theatrical madness” e “This is theatre like it was to be expecteed and foreseen”, ed è protagonista dello spettacolo “Democracy in America” di Romeo Castellucci. La sua ricerca artistica è centrata sulla performance e sconfina nell’istallazione, nella videoarte, nel disegno e nella scrittura. Tra i suoi ultimi lavori due video basati per e su testi di Jan Fabre: “Simon, gangster dell’arte” e “Io sono un errore”.
“Il mito dell’abbondanza” è un ciclo di video arte curato in esclusiva per “Giungla” da Videodrome Paris: agenzia parigina specializzata nell’immagine in movimento, e astro nascente nel panorama artistico internazionale che vanta collaborazioni con Centre Pompidou, la Biennale di Venezia, La Tate Modern, Il Mucem e il Palais de Tokyo di Parigi.
Questo ciclo di video propone una riflessione collettiva sul mito dell’abbondanza, naturale o tecnologica, interpretata come risorsa immaginaria e strumento di comprensione della nostra visione. Le opere selezionate ci permettono di pensare - secondo concezioni plurali dello spazio e del tempo - la molteplicità di relazioni possibili che l’essere umano ha sempre intrattenuto con gli spazi che abita e gli ambienti che crea, al fine di assicurare la sua sopravvivenza. Una riflessione sugli strumenti di cui dispone tutta la comunità umana, per reinventarsi e costruire una nuova comprensione del mondo in cui viviamo. Una riflessione che ci mette di fronte alle nostre visioni del paradiso, alle nostre mitologie, alle nostre frustrazioni, ma anche alle nostre responsabilità.
Del ciclo fanno parte: “Embodiment of water”, una trilogia di performance e installazioni realizzata dall’artista Roberta Lima al Kyoto Art Center nel 2018, “Horn of Plenty” di Serena JV Elston e “Infinite resource” di Silvia Rivas, una pioniera nella sperimentazione della video arte in Argentina e America Latina.
Alle esposizioni - che saranno visitabili da venerdì 16 ottobre a domenica 18 dalle 10 alle 19 – il programma propone nella giornata di sabato 17 ottobre due incontri. Il primo, alle 15.30, con Tommaso Guariento, Dottore in Studi Culturali Europei e responsabile della ricerca presso La Scuola Open Source di Bari, dal titolo “Recintare l’illimitato: il giardino come forma simbolica”. A seguire (alle 16.30) il primo appuntamento con “S.O.F.A. Circle”: una tavola rotonda che chiama a raccolta artisti e ricercatori, provenienti dai più disparati ambiti, ognuno dei quali avrà a disposizione sette minuti per riflettere insieme al pubblico intorno alla parola “giungla”. Claudio Marzullo, Giovanni Maria Martini, Guido Segni, Lorenzo Sansoni e Luca Pagani saranno “le voci della giungla” insieme alle quali il pubblico dialogherà.
“Ai limiti della giungla: giochi filosofici per bambini curiosi”: saranno invece divertenti giochi filosofici ad animare i laboratori dedicati ai più piccoli in programma, sempre all’interno dell’Orto Botanico, domenica 18 ottobre alle 15.30 e alle 16.30, tenuti da Valerio Tanteri, educatore e Dottore in Filosofia.
<< Con il tempo il rapporto dell’uomo con la Natura è cambiato: è diventata qualcosa da studiare, tenendola a distanza, rendendola paesaggio da ammirare o calamità a temere. E così facendo ci siamo dimenticati di farne parte. Noi vorremo che “Giungla” fosse l’occasione per riavvicinarsi alla Natura, attraverso l’arte l’incontro e il confronto, ponendoci domande e interrogativi>> dichiara Irene Panzani, curatrice della rassegna e Presidentessa dell’associazione S.O.F.A. <
Nel rispetto delle misure anti Covid-19, tutte le attività di Giungla sono su prenotazione. Per prenotarsi è sufficiente scrivere una mail all’indirizzo [email protected] indicando nome, cognome, contatto telefonico e orario di visita e/o attività a cui si intende partecipare.
Giungla è gratuita per i possessori del biglietto dell'Orto Botanico (tariffa unitaria: 3 euro).
“Giungla. Edizione Zero” è una rassegna organizzata dall’associazione di promozione sociale S.O.F.A. Shared Office For the Arts, con la collaborazione del Comune di Lucca e con il contributo della Fondazione Banca del Monte di Lucca. Partner del progetto la Cooperativa Le Macchine Celibi. Sponsor Andrea Perelli Architetto, LuccArtigiani - Allestimenti per eventi ed edilizia e Alfacolor.
S.O.F.A. Shared Office For the Arts è un’associazione di promozione sociale che opera nel campo della cultura e delle arti. Si propone di favorire momenti per la condivisione di conoscenze e buone pratiche, scambi tra campi di creazione e saperi diversi.