Giuseppe Adamo – Doom Decor
In questa serie di lavori, Adamo prosegue la sua ricerca sugli inganni percettivi e sulla relazione tra fenomeni naturali e processo pittorico, inserendo nuovi elementi che estendono il campo di indagine su territori più esplicitamente figurativi.
Comunicato stampa
RizzutoGallery è lieta di presentare Doom Decor mostra personale di Giuseppe Adamo che sarà inaugurata sabato 5 febbraio 2022 alle ore 18, e resterà visitabile fino al 5 marzo, dal martedì al sabato, dalle 15 alle 19.
In mostra un nuovo ciclo di opere che l'artista ha prodotto tra il 2019 e il 2022.
In questa serie di lavori, Adamo prosegue la sua ricerca sugli inganni percettivi e sulla relazione tra fenomeni naturali e processo pittorico, inserendo nuovi elementi che estendono il campo di indagine su territori più esplicitamente figurativi.
Nel già sperimentato germinare di forme naturali e superfici rocciose solcate dall'azione erosiva del tempo appaiono frammenti di volti e parti anatomiche intrappolate nella materia che conducono a una riflessione più ampia sullo scorrere del tempo e sulla dimensione materiale della nostra esistenza.
Giuseppe Adamo (Alcamo, Trapani, 1982)
Raffinato pittore tra i più preziosi della nuova scena pittorica siciliana, Giuseppe Adamo pensa al linguaggio pittorico libero da necessità narrative, muovendosi in una terra di confine tra figurazione e astrazione.
Le sue opere sono superfici lisce e levigate, totalmente prive dello spessore del materiale, da cui emergono forme tridimensionali ottenute da una pittura molto fluida, fatta di sovrapposizioni, trasparenze e variazioni tonali.
Il dipinto, con solchi immaginari e incisioni apparenti, sembra essere definito come micro residuo di un macro universo vegetale o minerale; lo sguardo ravvicinato, quasi un’esplorazione al microscopio, da un’altra prospettiva diventa sguardo a volo d’uccello, registrazione di mappe geografiche, terreni, giardini, croste terrestri o lunari.
E se è vero che l’astrazione domina, è altrettanto vero che la ricerca della forma - o meglio del suo incipit – non viene mai accantonata. Così, mentre l’immagine ultra piatta si ribalta in una densità quasi rocciosa, la materia monocroma si aggrappa alla possibilità di un perimetro, di un pattern chiuso, di una forma incagliata nella trama pittorica.
Nella produzione più recente, volti e corpi umani affiorano nella materia pittorica conducendo la ricerca della forma verso territori più esplicitamente figurativi.
Formatosi alla Accademia di Belle Arti di Palermo, dal 2006 espone in mostre personali e collettive in Italia e all’estero. Vive e lavora in Sicilia.