Giuseppe Adamo / Milan Vagac – Visione Periferica
RizzutoGallery è lieta di presentare “Visione Periferica”, bi-personale di Giuseppe Adamo (1982, Alcamo, Italia) e Milan Vagac (1987, Bratislava, Slovacchia).
Comunicato stampa
Where did Picasso come from
There's no Michelangelo coming from Pittsburgh
If art is the tip of the iceberg
I'm the part sinking below
Lou Reed & John Cale, Small Town
RizzutoGallery è lieta di presentare “Visione Periferica”, bi-personale di Giuseppe Adamo (1982, Alcamo, Italia) e Milan Vagac (1987, Bratislava, Slovacchia).
La mostra sarà inaugurata sabato 17 marzo 2018 alle ore 18, e resterà visitabile fino al 20 aprile 2018, dal martedì al sabato, dalle 16.00 alle 20.00.
Alludendo col titolo alla condizione geograficamente periferica – rispetto ai grandi centri dell’arte contemporanea – nella quale entrambi gli artisti operano (Palermo e Praga), la mostra mette in relazione due linguaggi pittorici che si differenziano per assetto formale e approccio procedurale ma che in qualche modo condividono simili modalità di ragionamento sull'identità della pittura.
L'astrazione tecnologica di Vagac pervasa dallo spirito del modernismo, e l'ambigua non-astrazione di Adamo saranno messe a confronto nel tentativo di identificare un terreno comune e definirne i possibili punti di dissonanza
Il linguaggio pittorico di Giuseppe Adamo si basa principalmente sulla complessa relazione tra astrazione e figurazione, riflettendo sui principi identificativi della pittura nell'era tecnologica. Le sue opere sono quasi completamente prive di spessore materico, costruite attraverso strati di vernice liquidi e trasparenti, dai quali emergono segni e forme tridimensionali ottenuti attraverso un processo che, in un certo senso, imita il processo generativo della natura.
Giuseppe Adamo ha studiato Pittura all’Accademia di Belle Arti di Palermo. Dal 2006 partecipa a mostre collettive, e nel 2009 realizza la sua prima personale. Nel 2014 è finalista al Premio FAM Giovani per le Arti Visive, Fabbriche Chiaramontane, Agrigento. Nel 2016 è impegnato in una residenza a Düsseldorf. Nello stesso anno la RizzutoGallery ospita la personale “Something”, a cura di Helga Marsala.
Milan Vagac focalizza la sua pratica sul linguaggio dell'astrazione geometrica. Esaminando le sue possibilità attraverso dipinti, disegni o oggetti, il lavoro prende avvio da forme tipiche dell'avanguardia modernista come il costruttivismo, il neoplasticismo o i movimenti funzionalisti in architettura e design. Una parte importante del suo lavoro è poi la relazione con il passato definita dalle possibilità della nostra memoria, ma anche il ruolo della pittura nell'era post-digitale e l'impatto delle nuove tecnologie sui media tradizionali.
Milan Vagac ha studiato all'Accademia di Belle Arti e Design di Bratislava. Ha conseguito un dottorato chiamato Project of lost future, incentrato sulla ricerca della memoria nell'arte contemporanea. È co-fondatore ed editore di Magazine X, dedicato al disegno contemporaneo. Nel 2011 ha ricevuto l'ESSL Art Award. Milan ha esposto le sue opere a Budapest (Chimera-Project), Praga (Karlin Halls), Vienna (museo ESSL), Tallinn (galleria VAAL) e Genova (galleria Sala Dogana).