Giuseppe Calonaci – Parete occupata
Dopo la grande mostra del 2018 nelle sale dell’Accademia delle Arti del Disegno, Giuseppe Calonaci torna a presentare un folto gruppo di lavori recenti – una ventina tra dipinti e sculture, comprese le più recenti “sculture da passeggio” – ancora una volta nella sua Firenze ma nella Galleria Santo Ficara.
Comunicato stampa
Dopo la grande mostra del 2018 nelle sale dell’Accademia delle Arti del Disegno, Giuseppe Calonaci torna a presentare un folto gruppo di lavori recenti – una ventina tra dipinti e sculture, comprese le più recenti “sculture da passeggio” – ancora una volta nella sua Firenze ma nella Galleria Santo Ficara. Con i suoi novantadue anni ancora pieni di idee e di attività, Calonaci ha con la sua attività traversato e incrociato i momenti salienti del secolo appena trascorso. Rimanendo però saldamente ancorato all’idea di una precisa forma, razionale e misurata che nasce nel clima dell’Astrattismo classico degli anni '50 e che si approfondisce e si precisa, con straordinaria perseveranza, nei decenni a seguire.
L’idea di questa “Parete occupata”, che lui indaga da oltre un decennio, è allora una riflessione sullo spazio, lo spazio dell’opera, ma anche della parete che la contiene (la occupa), e ne è al tempo stesso contenuta (occupata). Lo spazio dell’arte quindi, lo spazio del vivere e la relazione fra questi. Opportunamente Marco Meneguzzo richiama al riguardo la grande tradizione dell’astrattismo geometrico o “concretismo” come si è sviluppata in Europa tra gli anni '30 e '50 nel lavoro di autori come Magnelli, toscano anche lui, di Munari o Vasarely. Un filone che Calonaci ha seguito da sempre aggiungendo un suo personale tassello alla grande storia dell’astrazione internazionale.
Nato a Poggibonsi (Siena) nel 1931, ha esordito nel clima delle avanguardie anni '50 con mostre alla Galleria Numero di Fiamma Vigo per poi proseguire con Roma, Milano, Bergamo, Livorno o Venezia. Una attività densissima la sua che include anche negli anni '50 la creazione di una fabbrica di opere smaltate, la SIVA, in collaborazione con molti altri artisti per la diffusione dell’arte.
Per l’attività più recente si può ricordare la grande mostra al Santa Maria della Scala a Siena curata da Omar Calabrese, la nomina a Accademico dell’Accademia delle arti del Disegno, la mostra al Palazzo delle Esposizioni a Roma o nel Giardino di Boboli a Firenze.