Giuseppe Cardoni – Vita e morte. Rapsodia messicana
Pregare sembra essere l’ultimo dei pensieri in Messico, dove il lutto viene esibito con suoni, costumi, musiche, danze, colori ma anche con maschere e presenze inquietanti quasi a rendere familiare e amica la paura e l’inquietudine.
Comunicato stampa
Sabato 26 novembre dalle ore 19, presso la sede del WSP Photography in
Via Costanzo Cloro 58 Roma, inaugureremo la mostra fotografica “Vita e
morte – Rapsodia messicana” e sarà presente l’autore, il fotografo
Giuseppe Cardoni.
Pregare sembra essere l’ultimo dei pensieri in Messico, dove il lutto
viene esibito con suoni, costumi, musiche, danze, colori ma anche con
maschere e presenze inquietanti quasi a rendere familiare e amica la
paura e l’inquietudine. Sacro e profano, così come vita e morte si
toccano, fino a coincidere. La tradizione vuole che, nel Dìa de los
muertos i defunti tornino dall’oltretomba per riabbracciare amici e
parenti.Perché, quindi, farsi trovare tristi?
Anche i cimiteri diventano luoghi di ritrovo, di incontro, addobbati,
pieni di cibo e bevande, così che il caro estinto che torna, possa
ristorarsi e sentirsi a casa. C’è chi accende candele, chi trascorre
l’intera notte sulle tombe, mangiando, parlando, suonando,
travestendosi, sfilando in processioni con maschere carnevalesche.
Esorcizzare la morte con l’allegria e la gioia è una costante nelle
culture precolombiane, ma non solo. In fondo, si dice proprio così:
morire dal ridere. Non è sintomo di leggerezza, ma la prova che l’uomo
ride per allontanare la morte. La morte, non i morti. Che sono più
vicini che mai.
“Vita e morte – Rapsodia messicana” è anche un libro che ha ricevuto
diversi riconoscimenti, tra cui Premio al miglior libro fotografico
dell’anno 2021 al Photofestival Milano “Le immagini rilegate”, PX3 Prix
De La Photographie Paris 2021 Gold Winner in Book/Documentary, IPA –
International Photography Awards 2021 (USA) “Book/Self Published” Second
place winner, Italian Street Foto Festival 2020 (Roma) “Book e Fanzine”
Second place winner.
Giuseppe Cardoni vive in Umbria. In fotografia predilige il reportage in
B/N. Ha fatto parte del Gruppo Fotografico Leica. È coautore, col
giornalista RAI, Luca Cardinalini, del libro fotografico “STTL La terra
di sia lieve” (Ed. DeriveApprodi,Roma, 2006); insieme a Luigi Loretoni
nel 2008 ha pubblicato il fotolibro “Miserere”, nel 2011 “Gubbio, I
Ceri”e nel 2014 “Kovilj” (tutti Ed. L’Arte Grafica). Sempre nel 2014 ha
pubblicato “Boxing Notes” (Edizionibam) reportage sul mondo della boxe.
Si è dedicato per alcuni anni alla fotografia di eventi musicali e nel
2021 ha vinto il Jazz World Photo. È coautore del libro “I colori del
Jazz”(Federico Motta Editore, 2010) e nel 2019 ha pubblicato il libro
fotografico “Jazz Notes” (BAM Stampa Fine Art by Antonio Manta). Nel
2020 ha pubblicato “Vita e Morte – Rapsodia Messicana” e nel 2021
“Passione per lo Sport” (Ed. CLT – Gruppo AST Terni). Ultimamente ha
partecipato a diversi concorsi nazionali e internazionali risultando
vincitore o finalista in più di 130 contest negli ultimi cinque anni.