Giuseppe Chiari – Dalle partiture ai collage
Tornabuoni Arte presenta nella propria sede di Milano, l’opera di un artista tra i più rappresentativi dell’italianità internazionale degli ultimi decenni: Giuseppe Chiari. Per l’occasione sarà presentata l’essenza della Collezione Casamonti, pubblicata per intero nel catalogo edito da Forma Edizioni, introduzione di Enrico Crispolti.
Comunicato stampa
Dalle partiture ai collage
Da John Cage a Fluxus
la carriera artistica di uno dei massimi compositori e artisti concettuali del XX°secolo
Tornabuoni Arte presenta nella propria sede di Milano, l'opera di un artista tra i più rappresentativi dell'italianità internazionale degli ultimi decenni: Giuseppe Chiari. Gli spazi di via Fatebenefratelli vedranno, per un mese, una mostra personale antologica dedicata al Maestro italiano che ha partecipato a Fluxus - il movimento più universale, interdisciplinare, libero della seconda metà del Novecento. L'inaugurazione, giovedì 9 maggio ore 18.00, testimonierà quanto Roberto Casamonti, fondatore di Tornabuoni Arte, fu vicino all'artista e al suo percorso. Per l'occasione sarà presentata l'essenza della Collezione Casamonti, pubblicata per intero nel documento editoriale uscito per la grande mostra di Arezzo (GCAC: 18 agosto - 21 ottobre 2012): Forma Edizioni, introduzione di Enrico Crispolti, testi critici di Fabio Migliorati nel quale figura tutta la Collezione . La mostra nasce per dare risalto a tale legame, intenso e sensibile: vero rapporto tra artista e gallerista amico: un rapporto di scambio, di opinione, di strategia. E presenta due installazioni di pianoforte, artisticamente manipolati e denaturati dall'intervento di "Beppe". Alle pareti, un esempio delle note partiture di Chiari - da quelle degli anni Sessanta a quelle degli anni Ottanta e Novanta, che mostrano l'evoluzione del suo lavoro, anche pittorico, in cui i segni delle note o le rappresentazioni grafiche dei gesti da compiere assumono un'evidenza visiva tale da imporsi anche quali immagini autonome, puri prodotti visuali. Verso le realizzazioni elaborate della maturità - capaci di concepire l'uso del collage unito a segni, scritte e timbrature su pentagrammi e spartiti - musica e parola hanno sempre viaggiato su due binari paralleli, spesso incrociandosi e scambiandosi. Sostenitore dell'interazione tra musica, linguaggio, gesto e immagine, Chiari ha infatti elaborato azioni concepite come brevi brani che confluiscono, di volta in volta e senza un ordine prestabilito, in complesse pièces musicali, tese a esaltare la libertà espressiva e il concetto di indeterminazione del fare artistico. Chiari ha composto "musica d'azione" basata su un complesso metodo di esecuzione che, accanto a strumenti tradizionali, assume come componenti essenziali elementi sonori casuali o aleatori che offrono lo spunto per rielaborazioni e azioni che trovano proprio nella casualità e nell'improvvisazione la costante essenza della sua ricerca.
Giuseppe Chiari nato a Firenze nel 1926 e morto sempre a Firenze nel 2007 è stato uno dei massimi compositori e artisti concettuali italiani del XX secolo. Da Firenze, parallelamente agli studi universitari in matematica e in ingegneria, si dedica con grande passione alla musica, venendone completamente coinvolto, studiando pianoforte e composizione. Attratto poi dalle esperienze di John Cage, comincia a interessarsi a ricerche sperimentali di musica visiva, vivendo una dimensione culturale d'avanguardia che presto diverrà universale. Nei primi anni sessanta, l’incontro con Sylvano Bussotti; il confronto con le ricerche di poesia visiva del Gruppo 70; i contatti con gli esponenti newyorkesi di Fluxus… E Chiari si esprime nella storia, partecipando ai Festival di mezzo mondo!
Giuseppe Chiari: 9 maggio - 8 giugno (Milano, Tornabuoni Arte). Saranno presenti Mario Chiari, figlio dell'artista; Fabio Migliorati, curatore.