Giuseppe Ciracì – La macchina di Leonardo
I seicento disegni sul tema anatomico realizzati da Leonardo da Vinci e oggi custoditi alla Royal Library del Castello Reale di Windsor, sono l’origine di questo progetto dell’artista Giuseppe Ciracì (Brindisi 1975) il cui ruolo di interprete dei preziosi studi leonardeschi non prescinde dall’uso della matita, quale elemento riconoscibile dell’artista ma caro allo stesso Leonardo.
Comunicato stampa
I seicento disegni sul tema anatomico realizzati da Leonardo da Vinci e oggi custoditi alla Royal Library del Castello Reale di Windsor, sono l’origine di questo progetto dell’artista Giuseppe Ciracì (Brindisi 1975) il cui ruolo di interprete dei preziosi studi leonardeschi non prescinde dall’uso della matita, quale elemento riconoscibile dell’artista ma caro allo stesso Leonardo. Nella selezione di opere esposte in Attico Summano, si sovrappongono il talentuoso collage realizzato con la paziente mano dell’artista di oggi, dialogante con lo studioso di un tempo. Nelle trasparenze che lasciano intravvedere le carte di Windsor con gli appunti scritti al contrario, emerge l’idea di macchina leonardesca, questa intesa come l’insieme di elementi che animano il corpo umano. Pezzi di modelli viventi e fissati sulla superficie ed elementi documentari da libreria si accostano in un’originale rivisitazione dell’anatomia. L’analisi scientifica sui cadaveri del genio di Vinci si accosta all’umanità vivente di Ciracì, e a lui lasciamo perpetuare il dialogo ininterrotto tra cultori del bel disegno che rimane efficace nei volti idealizzati del Cinquecento e nelle espressioni attuali delle facce comuni.
GIUSEPPE CIRACÌ
Nato a Brindisi nel 1975.
Inizia gli studi presso il Liceo Artistico “Edgardo Simone” di Brindisi e prosegue diplomandosi con lode in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Lecce. Muove i primi passi in Puglia per poi trasferirsi nel 2003 a Milano dove sviluppa le ricerche nell’ambito della pittura figurativa. Dal 2007 focalizza l’intera produzione sul tema del ritratto, reinterpretato in una chiave del tutto personale. Ha collaborato con i suoi dipinti al film-documentario Sigmund Freud, Il grande pensatore, regia di Ferruccio Valerio, il Centro Storico, Milano 2007. Sempre del Centro Storico è la produzione del film documentario Giuseppe Ciracì, regia di Marcello Valerio, Milano 2010, con le testimonianze critiche di Martina Cavallarin e Lorella Giudici. È docente titolare di Arte e Immagine e di Discipline Pittoriche. Vive e lavora tra Brindisi e Milano.
Colleziona dal 1997 un’attiva partecipazione a collettive e personali su tutto il territorio italiano ed internazionale, da Catania a Milano, da Venezia a Lecce, fino a Berlino e Bali (Indonesia). Riceve numerosi premi e riconoscimenti tra cui i più recenti nel 2013 il Premio Ora, Selezione della Giuria Curatoriale, San Donà di Piave (Ve), nel 2011 Mag Prize (Milano Arte Giovane) Spaziarti, Milano, 2° premio, il Premio Celeste, Fondazione Brodbeck, Catania nel 2010, il Premio Arte Laguna, Venezia, sempre nel 2010.