Giuseppe Gallace / Eric Pasino – Macchia cieca

“Macchia cieca” è il punto della retina che non contiene recettori per la luce e perciò non riceve impulsi visivi.

Comunicato stampa

“Macchia cieca” è il punto della retina che non contiene recettori per la luce e perciò non riceve impulsi visivi. Questo buco consciamente non viene notato: il cervello lo colma con ciò che gli sta vicino. Tuttavia ciò che viene visto è solo una supposizione del cervello, quindi soggetta a errore. Giuseppe Gallace ed Eric Pasino dipingono, essenzialmente, quella macchia cieca; tra suggestioni e illusioni di una presenza, il protagonista sembra essere ciò che non è presente. La percezione è di voler ricostruire qualcosa di mancante, di dare forma a quel che forma non ha. Per Gallace questa contraddizione si palesa ora con interni domestici ora con figure equivoche. Ciò che dovrebbe essere familiare diviene improvvisamente qualcosa di anomalo e disorientante, narrato con una pittura corposa e con una forte e aspra matericità. Con Pasino invece l’astrazione spinge l’occhio a ricomporre l’assenza, suggerendo la presenza attraverso forme indefinite, trasparenze e illusioni che annullano il concetto dello spazio, relegando il tutto in un contesto atemporale.
Le loro “Macchie cieche” permettono una libera definizione; colmare ciò che manca però non avviene in modo illusorio: è infatti necessaria una presa di coscienza per dar forma a ciò che risulterà essere qualcosa che si muove tra il conturbante e il perturbante.