Giuseppe Mannino – Dall’Alcantara alla Mancia
In mostra la riflessione di Mannino su uno dei personaggi più intriganti del panorama letterario e culturale e europeo dell’evo moderno, Don Chisciotte della Mancia, personalità e carattere a cui l’artista si sente profondamente legato e nel quale si vede/intravede, vero e proprio alter ego dell’artista.
Comunicato stampa
Le mostre e il relativo catalogo, curate da Claudio Crescentini e Massimo Domenicucci, il quale ha progettato anche i relativi allestimenti, si propongono come momento di riflessione sulle tematiche alla base dell’attività artistica di Mannino, a partire dai Pensieri dipinti della fine degli anni Novanta, passando per la serie dedicata a New York Ground Zero (2003), nata dall’impellenza artistica data dalla violenza dell’attentato alle Torri Gemelle di N.Y dell’11 settembre 2001.
Tale prassi vitalistica e di contrapposizione etica è stata anche lo starter per i vari interventi (mostre, monumento, scritti) dedicati all’eccidio delle Foibe (2006-2008), fra l’Italia e Berlino.
Da questo periodo in poi parte anche la riflessione di Mannino su uno dei personaggi più intriganti del panorama letterario e culturale e europeo dell’evo moderno, Don Chisciotte della Mancia, personalità e carattere a cui l’artista si sente profondamente legato e nel quale si vede/intravede, vero e proprio alter ego dell’artista. Si tratta di un altro eccellente filo conduttore nell’opera di Mannino, svolto nei suoi diversi linguaggi espressivi, dalla poesia al disegno, dalla pittura alla scultura passando per le recenti trasposizioni dell’icona/personaggio nella ceramica e nell’illustrazione. A tale proposito, in mostra sarà anche presente l’opera letteraria di Cervantes, edizione limitata e pregiata, colorata da Mannino su disegno di Gustave Doré.
Fra questi momenti artistici s’inserisce la “traslitterazione cromatica” operata da Mannino in questo ultimo biennio che lo ha portato a realizzare una serie di opere ispirate/derivate dalle teorie del “Cavaliere Azzurro” (Der Blaue Reiter) di Kandinskij e Marc, di cui in questi anni ricorrono i cento anni dalla nascita, dai quali l’artista riprende la figurazione espressiva, le tematiche dello spiritualismo e della naturalità della rappresentazione, la dicotomia arte e società, deviandole appunto nel progetto di un nuovo laboratorio artistico denominato Cavaliere Arancione. Il movimento artistico e culturale recentemente fondato da Mannino e basato sui seguenti sette principi artistici: 1. L’Arte è cultura del pensiero e dell’essenza spirituale della natura; 2. L’Arte è un messaggio etico; 3. L’Arte è immaginazione di ciò che non è stato mai visto; 4. L’Arte è recupero delle visioni primitive, infantili e ancestrali; 5. L’Arte è visionaria finzione di ciò che verrà ritrovato dopo la storia; 6. L’Arte è creazione della forma della memoria e della metamorfosi dell’oblio; 7. L’Arte è casualità di colori, materia e suoni, da cui nasce l’idea inconscia della creazione.
Saranno anche esposte una serie di Figure post-istoriche (2006-2008), bronzi dalle forme archetipali che per Mannino rappresentano l’evoluzione sistematica della figura umana e animale al di là della storia stessa, così come della sua evoluzione.
Presso lo Studio di Architettura e Ingengeria DAI di Roma, sarà realizzata un’installazione poetica e visiva intitolata Giardino dei pensieri ritrovati. Una serie di bronzi di recente produzione, raffiguranti reperti di piante floreali con radici aeree e da ultimo candelabri su ramificazione di magnolie che rappresentano la nuova tematica figurale dell’artista.
A corollario delle due mostre saranno realizzati degli incontri pomeridiani e serali dal titolo I MARTEDÍ DEL CAVALIERE ARANCIONE, momenti di riflessione poetica ed artistica che seguiranno il presente calendario:
1) 21 febbraio 2012, ore 16,00: «Graniti ovvero le Gole dell’Alcàntara: da Mazzullo a Mannino la Cultura innanzitutto» (Complesso dei Dioscuri al Quirinale);
2) 28 febbraio 2012, ore 16,00: «Roma: la più grande città della Sicilia. Incontro con la Comunità siciliana a Roma e nel Lazio» (Complesso dei Dioscuri al Quirinale);
3) 27 marzo 2012, ore 19,00: «L’Arte come messaggio etico: Don Chisciotte e Sancio Panza due pazzi necessari con il sogno etico incorporato» (Studio DAI);
4) 3 aprile 2012, ore 19,00: «Parole dipinte parole etiche di Giuseppe Mannino» (Studio DAI).