Giuseppe Maraniello – Maraniello a Santa Sofia

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA VERO STOPPIONI
Viale Roma 5a, Santa Sofia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

sab e dom 9.30-12.30 e 15-18

Vernissage
16/11/2014

ore 16

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Giuseppe Maraniello
Generi
arte contemporanea, personale

Sculture filiformi, quasi in bilico su altre dimensioni del tempo e dello spazio, cui fanno da contrappunto immagini che attingono dalla classicita’

Comunicato stampa

Domenica 16 novembre 2014 alle ore 16 a Santa Sofia, la Galleria Stoppioni accende i riflettori sulla cinquantaseiesima edizione del Premio Campigna con la mostra di Giuseppe Maraniello (Napoli 1945) scultore sensibilissimo, raffinato ed elegante.

Ventisette le opere selezionate ad offrire una variegata campionatura della creatività dell'artista, della sua incessante ricerca il cui filo conduttore è l'armonioso e sapiente accordo del gesto e dello sguardo. Ecco allora le sculture filiformi, quasi in bilico su "altre" dimensioni del tempo e dello spazio, cui fanno da contrappunto immagini che attingono dalla classicità e, al contempo, sconfinano nell'indistinto mondo del simbolico.

Se il bronzo si impone nelle opere scultoree, cede poi il passo alla tecnica mista in lavori frutto della contaminazione tra elementi plastico-scultorei e superfici pittoriche e lignee. Maraniello ha trovato un suo originale territorio di ibridazione tra pittura e scultura, tra finissima abilità tecnica e potente immaginario, che è divenuto una cifra poetica di altissimo livello.

Consacrato dal consenso unanime della critica d'arte che lo annovera tra i più importanti artisti della contemporaneità, Maraniello torna a Santa Sofia dopo oltre un ventennio; correva, infatti, l'anno 1992 quando venne invitato a prendere parte ad una collettiva di undici artisti uniti dall'intento di offrire il proprio contributo all'ideazione del Parco di sculture, divenuto in questo arco di tempo una realtà in continuo divenire.

Maraniello fu invitato, al tempo, da Renato Barilli e Claudio Spadoni; nel segno della continuità, i due critici offriranno il loro contributo nel catalogo che accompagnerà la mostra.