Giuseppe Modica – Rotte mediterranee

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO HENDRIK CHRISTIAN ANDERSEN
Via Pasquale Stanislao Mancini, 20 00196 , Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
22/04/2024

ore 11.30 SOLO SU INVITO

Artisti
Giuseppe Modica
Curatori
Gabriele Simongini, Maria Giuseppina Di Monte
Generi
arte contemporanea, personale

Il percorso dell’esposizione si snoda nella sala del primo piano della
Casa Museo attraverso una ventina di olii su tela quasi tutti inediti
realizzati negli ultimi anni.

Comunicato stampa

Dal 23 aprile al 15 settembre 2024 apre al pubblico la mostra Giuseppe
Modica. Rotte mediterranee - visione circolare, a cura di Maria
Giuseppina Di Monte e Gabriele Simongini, negli spazi della Casa Museo
Hendrik Christian Andersen diretta da Maria Giuseppina Di Monte e
afferente alla Direzione Musei statali di Roma, guidata dal Direttore
Generale Musei Prof. Massimo Osanna.
L’evento è realizzato nell’ambito del progetto Giuseppe Modica. Rotte
mediterranee sostenuto dal PAC2022-2023 - Piano per l’Arte
Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività
Contemporanea del Ministero della Cultura che ha permesso l’acquisizione
di due opere dell’artista Giuseppe Modica: Melanconia e Mediterraneo
(2017, olio su tavola) e Rifrazione. Atelier (2020, olio su tela).
Il percorso dell’esposizione si snoda nella sala del primo piano della
Casa Museo attraverso una ventina di olii su tela quasi tutti inediti
realizzati negli ultimi anni nei quali, come scrive Giuseppe Modica: Il
Mediterraneo non è inteso come una mitica Arcadia ma come un luogo
segnato da plurime vicissitudini. Modica è un artista affermato in
ambito nazionale ed internazionale, tra i principali esponenti di una
nuova metafisica nella pittura italiana del secondo Novecento. Nella
mostra alla Casa Museo Hendrik Christian Andersen le opere esposte sono
caratterizzate da atmosfere enigmatiche che indagano la pittura nelle
sue varie articolazioni: da uno spazio misurato e fenomenico della
superficie ad uno spazio illusorio ed immaginario della profondità. In
questo flusso circolare trovano un ruolo fondamentale il tempo, la luce
e la memoria, nelle sue accezioni di memoria personale, culturale,
antropologica.