Giuseppe Pennisi – CMYK
Lo spazio espositivo La Cantina ha il piacere di ospitare la mostra fotografica CMYK dedicata ad una delle più recenti ricerche di Giuseppe Pennisi.
Comunicato stampa
Lo spazio espositivo La Cantina ha il piacere di ospitare la mostra fotografica CMYK dedicata ad una delle più recenti ricerche di Giuseppe Pennisi. In origine il progetto nasce quale indagine sulle antiche tecniche di stampa fotografica, nello specifico la stampa su vetro, e si fonde in seguito con le possibilità offerte dal mezzo di riproduzione e manipolazione digitale.
Nell’intraprendere questo cammino il fotografo ha dovuto però affrontare un fondamentale e insieme faticoso passo, ovvero il tentativo di lasciarsi alle spalle e liberarsi dall’idea che, con il tempo e con l’esperienza pluridecennale, si era costruito della fotografia. Una decisa volontà di abbandonare il vecchio, il passato e incamminarsi verso nuove sperimentazioni, apparentemente, più libere e meno vincolate da preconcetti e strutture mentali.
Se da un lato sembra esserci riuscito, dall’altro le opere di Pennisi dimostrano invece quanto la nostra memoria e esperienza continuino ad interferire e influenzare, anche a livelli inconsci, il nostro presente. Nel suo in parte anche ludico agire, seguendo la logica della serendipità, Pennisi si ritrova di fronte nuove fotografie capaci però di far riemergere passate esperienze sedimentate nella memoria personale. In un processo di desaturazione i valori tonali mutano e si giunge ad immagini altre, benché fossero di per sé già contenute nell’immagine originaria stessa. Le fotografie risultanti rievocano correnti e opere pittoriche talvolta di grandi maestri dell’arte moderna, altre paiono richiamare tele seicentesche, altre ancora ricordano opere fotografiche contemporanee dove l’errore fotografico è contemplato e, anzi, ricercato. La serie che ne consegue si distingue per la sua eterogeneità e il fil rouge che accomuna le opere è identificabile esclusivamente nei colori artificiali venutisi a creare.
L’aspetto più interessante della ricerca fotografica CMYK consiste proprio in questa intersezione e inseparabilità tra passato e presente, e dunque al valore intrinseco e implicito della memoria sul processo creativo. Il coraggioso incedere di Pennisi, porta inoltre a interrogarsi sul significato, non solo sul piano formale, delle immagini ma piuttosto su ciò che esse contengono in profondità.
Diego Stephani