Giuseppe Zigaina – Paesaggio come anatomia
L’esposizione racconta attraverso l’incisione la vita artistica del maestro Zigaina e definisce attraversando 50 anni di storiche acqueforti quel Paesaggio come anatomia che dà il titolo alla mostra.
Comunicato stampa
Il 2 aprile Zigaina ha compiuto 90 anni e il Friuli Venezia Giulia, il Comune di Cervignano del Friuli e la Stamperia d’Arte Albicocco insieme alla Accademia Udinese di Scienze, Lettere e Arti rendono omaggio al Maestro attraverso una serie di mostre dedicate alla sua opera incisoria. La prima delle mostre si è inaugurata proprio il 2 aprile presso la sede del Consiglio regionale; il secondo evento espositivo ha luogo ora nel Centro Civico di quella Cervignano del Friuli in cui l’artista nacque nel 1924 e che, nonostante il richiamo della scena internazionale, non volle mai abbandonare. Infine, a giugno, l’ultima esposizione sarà a Udine presso la Stamperia d’arte Albicocco, dove andrà in scena il prodursi dell’opera grafica attraverso lastre, torchi, fogli e inchiostri. L’incisione per Zigaina è un viaggio che dura cinquanta anni e che sempre è stato vissuto a fianco della pittura e della scrittura (sì, Zigaina è un grande scrittore), in modo naturale. Così, fuori da un mondo spesso nutrito da frequentazioni a margine e da scarti minimi rispetto alla pittura, Zigaina accoglie la grafica come luogo d’interrogazione originaria e ne fa elemento nodale della sua complessa dimensione artistica. Dimensione in cui il segno è usato in modo indistinto per disegnare, dipingere, incidere e scrivere definendo un unicum artistico raro e di grande valore. In mostra sono circa quaranta incisioni tecnicamente incentrate sull’acquaforte. A queste si aggiungono le recentissime opere grafiche, circa una decina, che testimoniano la forza e la portata innovativa dei novant’anni del Maestro. Sono esposti inoltre i libri di questo intellettuale a tutto campo, in cui il testo scritto si fonde all’immagine incisa per originare oggetti d’arte preziosi, in cui il testo è sostenuto da una figurazione che rinforza l’alto valore poetico dei temi. In un percorso che offre spunti legati ad una lettura del territorio caro all’artista e in grado di coniugare il vissuto personale con i grandi temi della storia, si possono ammirare brani come I campi dell’Arciduca, Verso la laguna, Le sere nei vigneti e ancora Sul colle di Redipuglia, dove farfalle notturne e insetti misteriosi operano larvali e metamorfiche Visitazioni. Si genera in questo orizzonte colto ed esistenziale, realista e visionario quel “Paesaggio come anatomia” come titola la mostra, che ben significa il legame con il territorio densamente vissuto dall’autore in una rivisitazione di luoghi ed esistenza, di storia, esperienza e sogno.