Giuseppe Zilli

In occasione dell’avvio della Pinacoteca Vese sarà presentata una mostra personale di Giuseppe Zilli (a cura di L. Madaro), tra i maestri della storia dell’arte contemporanea in Salento. In questa occasione Zilli propone un giardino zen, grande installazione che lo spettatore dovrà osservare dall’uscio di una delle sale della Pinacoteca, che si propone di essere così spazio aperto alla progettualità dell’arte e degli artisti e luogo costantemente in fermento.

Comunicato stampa

Saluti

 

Alessandro Quarta, sindaco di San Donato di Lecce

Maria Ilenia Taurino, assessore comunale

Armando Rotondo, consigliere delegato alla cultura

Donato Metallo, presidente commissione cultura, Regione Puglia

Luigi De Luca, direttore del Polo biblio-museale di Lecce

Aldo Patruno, direttore Dipartimento Turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio, Regione Puglia

 

 

Interventi di

Lorenzo Madaro, docente di Storia dell’arte contemporanea, Accademia di belle arti di Brera (Milano) e coordinatore del progetto

Maurizio Nocera, scrittore e antropologo

Alessia Sanità, designer

 

 

Opere in permanenza di Rafael Alberti; Cosimo Carlucci; Eugen Drăguţescu; Pietro Fanigliulo; Marcello Gennari; Emilio Greco; Antonio Massari; Umberto Mastroianni; Gaetano Martinez; Cosimo Monticchio; Luigi Novara; Josè Ortega; Ercole Pignatelli; Giovanni Pinto,
Lino Paolo Suppressa; Orfeo Tamburi, Ernesto Tavernari; Giuseppe Vese; Franco Zilli.

Giovedì 21 settembre, alle ore 19.00, presso il Polo delle Arti e della Cultura di Galugnano aprirà ufficialmente i battenti la “Pinacoteca Pippi Vese”. Un evento di grande rilevanza per il Comune di San Donato di Lecce e per tutto il Salento in genere che si arricchisce di una nuova, bellissima struttura museale.

 

 

 

Il Sindaco dott. Alessandro Quarta, non può nascondere la sua grande soddisfazione: “Finalmente inauguriamo il nuovo allestimento museale della Pinacoteca Vese all’interno di un contesto bellissimo come il Polo delle Arti e della Cultura di Galugnano. Questo importante patrimonio museografico donato dal nostro Pippi Vese rappresenta un’importante eredità culturale e storica per la nostra città e meritava una veste museale innovativa e di grande spessore tecnico. Ringrazio il Prof. Lorenzo Madaro, coordinatore scientifico della Pinacoteca che con la sua professionalità ha saputo regalare alla città una bellissima Pinacoteca. Il Polo delle Arti e della Cultura di Galugnano acquista così grande rilevanza e connota San Donato e Galugnano sempre di più come città d’arte”.

 

Il rapporto tra Giuseppe Vese (Galugnano, 1933 - Lecce, 2003) e l’arte è stato profondo e sincero, un vero e proprio percorso di conoscenza ben oltre i contesti perimetrati di un territorio periferico, qual era il Salento degli anni Settanta. Ha avuto modo di approfondirne tutti gli ambiti che ne derivano, cercando tra gli stessi un punto d’incontro, una comunicazione che andasse al di fuori dei confini disciplinari: si è così appassionato di critica, letteratura, curatela, poesia e pittura; quest’ultima da lui direttamente sperimentata attraverso un proprio percorso di ricerca. E perciò oggi, questa Pinacoteca a lui dedicata, gli rende omaggio con un allestimento in grado di generare un pensiero attorno al suo percorso, proponendo una selezione ragionata di opere della sua collezione, donata dagli eredi al Comune di San Donato e oggi patrimonio comune. In quest’ottica, una sala della Pinacoteca sarà destinata a mostre temporanee, focus su artisti della contemporaneità che di volta in volta potranno anche dialogare con la Collezione Vese.

Il connubio di tenacia e passione che ha sempre contraddistinto Giuseppe Vese, gli ha permesso di avere per molti anni un ruolo centrale in qualità di funzionario nella città di Lecce e, allo stesso tempo, di indossare le vesti di giurato a importanti commissioni artistiche e letterarie ed alla presentazione di cataloghi di mostre in Italia e all’estero. Ambienti, questi, che gli hanno dato la possibilità di scoprire nuove realtà riscattando quel dramma secolare cui era chiusa la situazione culturale meridionale negli anni Settanta, da lui particolarmente sofferta.

Le opere esposte in questo percorso progettato dal curatore Lorenzo Madaro sono le tracce di un percorso intenso e intimo, legato a una lunga frequentazione di Vese con gli artisti, veri e propri suoi compagni di strada. Tracciano – anche grazie alle dediche tracciate sui disegni e i dipinti – una lunga esperienza di vita, trascorsa giorno dopo giorno a stretto contatto con tutti loro. L’allestimento richiama un afflato domestico, privato, l’idea di una collezione in grado di evidenziare complessità ma anche convivenze di opposti e di affinità.

 

 

 

In occasione dell’avvio della Pinacoteca Vese sarà presentata una mostra personale di Giuseppe Zilli (a cura di L. Madaro), tra i maestri della storia dell’arte contemporanea in Salento. In questa occasione Zilli propone un giardino zen, grande installazione che lo spettatore dovrà osservare dall’uscio di una delle sale della Pinacoteca, che si propone di essere così spazio aperto alla progettualità dell’arte e degli artisti e luogo costantemente in fermento.

 

Giuseppe Zilli nasce a San Donato di Lecce nel 1956.

Incentra la sua iniziale ricerca, negli anni ’70, sulla figurazione, approdando ad un segno personale.

Scopre Picasso che lo travolge con le sue forme, da quel momento la sua ricerca cambia totalmente direzione, non si accontenta più del disegno e della pittura ma comincia a scolpire utilizzando diversi materiali quali: terracotta, legno, gesso pietra.

“Cercatore di pietre “, ama definirsi, - dopo aver usato negli ultimi anni marmi pregiati e non insieme alle sabbie colorate – nei suoi attuali lavori utilizza pietra leccese, pietre di campagna “cuti” e pigmenti naturali, creando sculture connotate da un linguaggio arcano ed allo stesso tempo moderno e affascinante.

La sua carriera espositiva risale al 1977; da allora a presentato le proprie opere sia in spazi pubblici e privati del territorio nazionale, sia nelle più importanti fiere d’arte (Bologna, Padova, Bari).

La sua attività oltre ad essere contraddistinta dalla realizzazione di opere pittoriche e scultoree è caratterizzata dalla produzione di libri d’artista realizzati con le diverse tecniche dell’incisione.

Tra il 1999 e il 2021, ha organizzato diversi eventi culturali, sia nel campo delle arti figurative che nella letteratura per ragazzi.

Numerosi sono i cataloghi che documentano il suo percorso artistico. I suoi lavori sono conservati in collezioni pubbliche e private

 

 

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