Glocal tales
Considerando l’arte come un’azione politica che aspira a innescare e a contribuire al cambiamento sociale, i quattro artisti, utilizzando in modo diverso il mezzo video, trattano le relazioni tra la vita, i diritti umani e l’arte, affrontano i temi della violenza legata al potere politico ed economico.
Comunicato stampa
Inaugura il 30 novembre la rassegna video GLOCAL TALES, a cura di Francesca Guerisoli. Un progetto nato grazie alla collaborazione con MOTEL B che lo ha presentato nel giugno scorso nel suo nuovo spazio a Brescia.
Di diversa provenienza – dal Guatemala all’Austria, dalla Romania al Messico – gli artisti di GLOCAL TALES sono accomunati da una presa di posizione netta nei confronti della realtà politica e sociale di specifici contesti, così come da un’osservazione critica delle dinamiche globali del mercato e della finanza che impattano a livello locale. Considerando l’arte come un’azione politica che aspira a innescare e a contribuire al cambiamento sociale, i quattro artisti, utilizzando in modo diverso il mezzo video, trattano le relazioni tra la vita, i diritti umani e l’arte, affrontano i temi della violenza legata al potere politico ed economico. I video in mostra sono dunque incentrati su particolari situazioni locali che si relazionano con l’ambito globale, narrando in modo differente il conflitto politico, sociale, economico, finanziario di cui gli autori sono diretti testimoni: dalla memoria delle vittime del conflitto armato in Guatemala e la presa di posizione nei confronti della candidatura presidenziale di Efrain Rios Montt, ex militare, genocida e golpista, alla relazione politica fra gli individui (Regina José Galindo); dai disordini sociali in Gran Bretagna nell’agosto 2011 collegati al saccheggio delle casse dello Stato per salvare le banche e l’economia compiuto dai governi di molti paesi a partire dal 2008, al post crisi economica e finanziaria (Oliver Ressler); dalla condizione dell’individuo e delle masse come soggetto politico prive di potere in Romania, all’immagine dell’esercito che da gloriosa è divenuta banale (Ciprian Mureşan); dai femminicidi a Città del Guatemala a quelli delle città di confine nel nord del Messico (Teresa Margolles).
La rassegna ha inizio sabato 30 novembre con i video di Regina José Galindo ¿Quién puede borrar las huellas?, 2003 e Paisaje, 2012. Seguirà il 6 dicembre Oliver Ressler con Robbery, 2012 e The Bull Laid Bear, 2012 (realizzato con Zanny Begg); il 13 dicembre Ciprian Mureşan con I’m protesting against myself, 2011 e Untitled – Poteto Peelers, 2009 e infine il 20 dicembre Teresa Margolles con Mujeres bordando junto al Lago Atitlán, 2012 e ¿Cómo salimos?, 2010.