Glocal Tales II – Raffaella Crispino
Motel b presenta Glocal Tales II, rassegna video a cura di Francesca Guerisoli che si sviluppa in quattro mostre personali.
Comunicato stampa
GLOCAL TALES II
Raffaella Crispino 7-20 dicembre
Pietro Mele 21 dicembre - 3 gennaio
Chiara Mu 4-17 gennaio
Giuseppe Stampone 18-31 gennaio
a cura di Francesca Guerisoli
Motel b
Via Montebello 21 - piano cortile, Brescia
7 dicembre 2013 – 31 gennaio 2014
Primo appuntamento:
RAFFAELLA CRISPINO
sabato 07 dicembre, ore 18.30
Raffaella Crispino opening sabato 7 dicembre 18.30 - 21.30
Pietro Mele opening sabato 21 dicembre 18.30 - 21.30
Chiara Mu opening sabato 4 gennaio 18.30 - 21.30
Giuseppe Stampone opening sabato 18 gennaio 18.30 - 21.30
Alti giorni su appuntamento
[email protected]
Motel b presenta Glocal Tales II, rassegna video a cura di Francesca Guerisoli che si sviluppa in quattro mostre personali di Raffaella Crispino, Pietro Mele, Chiara Mu, Giuseppe Stampone.
Glocal Tales II è la seconda edizione di Glocal Tales, realizzata tra maggio e luglio 2013 con Regina José Galindo, Oliver Ressler, Ciprian Mureşan, Teresa Margolles.
I lavori degli artisti in mostra sono accomunati da una chiara presa di posizione nei confronti della realtà politica e sociale di specifici contesti, così come da un'osservazione critica delle dinamiche globali del mercato e della finanza che impattano a livello locale.
Considerando l'arte come azione politica, che aspira a innescare e a contribuire al cambiamento sociale, i quattro artisti, utilizzando in modo diverso il mezzo video, trattano le relazioni tra la vita, i diritti umani e l'arte, affrontano i temi della violenza legata al potere politico ed economico. I video in mostra sono dunque incentrati su particolari situazioni locali che si relazionano con l'ambito globale, narrando in modo differente il conflitto politico, sociale, economico, finanziario. Dal tema del conflitto nei paesi mediorientali alle relazioni visive tra le forme dell'architettura fiamminga e asiatica (Raffaella Crispino); dal tema della costrizione e della resa, alla convivenza territoriale con l’attività quotidiana di un aeroporto NATO (Pietro Mele); dagli avvenimenti violenti accaduti durante il G20 di Londra e il G8 di Genova, alla violenza di genere (Chiara Mu); dal destino dei migranti, alla città de L'Aquila post terremoto (Giuseppe Stampone).
La rassegna ha inizio sabato 7 dicembre 2013 con i video di Raffella Crispino Lebanon 1984 (2010) e Riches Claires (2011); prosegue il 21 dicembre con Pietro Mele, The end of the process (2012) e Every day, (2011); il 4 gennaio 2014 con Chiara Mu con P&V (Police and Violence, 2009) e Stigma (2012); e termina il 18 gennaio con Giuseppe Stampone con Viaggio della speranza (2009) e Saluti da l'Aquila (2013).
Raffaella Crispino
(Napoli, 1979 – vive a Bruxelles)
Si interroga costantemente sui luoghi in cui si trova, ne osserva le caratteristiche rispettandone le diversità, porta alla luce contraddizioni e svela possibili affinità con il proprio luogo di origine e la propria storia personale. Lavori fotografici, archivi di immagini e oggetti ritrovati durante i frequenti viaggi, video ed installazioni ci restituiscono uno sguardo sulle diverse culture, il racconto di un viaggio che diventa un attento ritratto sociale, antropologico e politico senza mai perdere di vista il lato più emotivo e spontaneo.
http://www.raffaellacrispino.com/
Untitled (Israel)
2009
video HDV 16:9, b/n, suono, 12’00”
Courtesy dell'Artista e 1/9unosunove arte contemporanea, Roma
Il video inizia con le registrazioni originali della radio libera “The Voice of Peace”, la radio che negli anni Settanta trasmetteva da una barca al largo di Tel Aviv. L'artista sovrappone questa propaganda di pace alle immagini che raccontano un paese ricco di contraddizioni. Dopo un breve incipit, il suono cambia e l’allegro jingle trasmesso dalla radio – uno degli elementi più riconoscibili e nostalgici – si trasforma in un suono cupo e angosciante, che stride sulle ombre contrastate di giovani che fanno ginnastica sulle spiagge di Tel Aviv, sui turisti di Gerusalemme e sui lavoratori palestinesi ai check point.
Riches Claires
2011
video HDV 16:9, b/w, sound, 5'30"
Courtesy dell'Artista e 1/9unosunove arte contemporanea, Roma
L'architettonica di Notre-Dame aux Riches Claires di Bruxelles è ripresa in bianco e nero e modellata dalla presenza degli uccelli, viaggiatori fuori dal tempo e da luoghi specifici. Gli uccelli rimodellano l'architettura di Riches Claires, costituendosi così anche come elementi decorativi. Le singole parti dell'architettura, inquadrate dall'artista, parlano di un dislocamento spazio temporale: l'architettura, riconoscibile nel suo insieme come del rinascimento fiammingo, diviene leggibile anche come architettura del sud-est asiatico, generando un'ambiguità spazio-temporale e obbligando l'osservatore a interrogarsi su elementi familiari e appartenenti alla propria quotidianità. Gli elementi formali dell'architettura, il paesaggio, gli uccelli a riposo e in volo, il passare delle nuvole portano con sé anche cose che non familiari, atmosfere e presagi appartenuti ad altre epoche, astratti dal suono della batteria acustica, ma che sono presenti nella nostra memoria, ma latenti.