Goldschmied & Chiari – Untitled Views

Informazioni Evento

Luogo
RENATA FABBRI ARTE CONTEMPORANEA
Via Antonio Stoppani 15/c, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì – sabato dalle 15.30 alle 19.30 - mattina e lunedì su appuntamento

Vernissage
13/03/2017

ore 18,30

Artisti
Goldschmied & Chiari
Curatori
Gaspare Luigi Marcone
Generi
arte contemporanea, personale

Il fumo, l’illusorietà, la sfocatura, la nebulosità – sviluppati con tecniche video-fotografiche o installative – sono elementi presenti sin dall’inizio del loro sodalizio artistico.

Comunicato stampa

Renata Fabbri arte contemporanea è lieta di annunciare la mostra UNTITLED VIEWS di Goldschmied & Chiari a cura di Gaspare Luigi Marcone.

Il nuovo ciclo di lavori, UNTITLED VIEWS (2017), di Sara Goldschmied ed Eleonora Chiari è la prosecuzione delle loro ricerche artistiche degli ultimi anni rappresentando, allo stesso tempo, un importante punto di approdo sia tecnico sia concettuale.

Il fumo, l’illusorietà, la sfocatura, la nebulosità – sviluppati con tecniche video-fotografiche o installative – sono elementi presenti sin dall’inizio del loro sodalizio artistico. In alcuni lavori precedenti questi elementi erano legati a progetti specifici che indagavano criticamente il recente contesto storico, politico e sociologico aprendosi a una riflessione di natura esistenziale.

UNTITLED VIEWS è una serie “assoluta” che – già presentandosi con la denominazione di “visioni/vedute senza titolo” – si apre a molteplici interpretazioni. Le artiste presentano una serie inedita di “specchi” di grande e medio formato. Fondamentali sono le variabili del doppio, dell’ambiguo e del complementare visto anche il loro essere una “coppia artistica”.
I lavori sono specchi sui quali sono fissati scatti fotografici tramite una tecnica innovativa e segreta – dal sapore quasi alchemico – che riesce a integrare totalmente l’immagine nella superficie specchiante. Le immagini, frutto di processi “performativi”, fermano le danze nebulose di “fumi” colorati sprigionate dall’uso di fumogeni dopo un’azione gestuale calibrata ma carica anche di effetti casuali.
Queste visioni possono apparire sia come paesaggi esterni, atmosferici e naturali, sia come vedute interiori potenziate in questo caso dalla superficie riflettente. L’osservatore è parte attiva e integrante della loro essenza e diviene soggetto del lavoro stesso. La superficie specchiante è una “soglia” tra l’immaginario delle artiste e degli spettatori.
Tra policromia e polisemia emergono allusioni dirette e indirette – dal vedutismo ottocentesco ad alcuni esiti della pittura astratto-informale del Novecento – oltre alle note e secolari metafore dello specchio nella storia dell’arte occidentale, concretizzate inoltre negli ultimi decenni dall’uso materiale-oggettuale della superficie specchiante. Lavori luminosi – con ovvio rimando al valore etimologico del termine “fotografia” – che abbracciano variegate atmosfere dalle più fredde alle più calde.
Queste presenze vaporose possono diventare un correlativo del pensiero e dell’anima, del sogno e del ricordo, di una memoria offuscata e di un futuro da scoprire.
Un’ulteriore lettura è in chiave mitologico-antropologica. In alcuni ambiti culturali, come noto, lo specchio viene visto come un oggetto magico e rituale. Suggestioni primarie, inoltre, sono i vapori naturali sprigionati dal grande ventre della dea-madre come nei fenomeni del vulcanesimo ricchi di rimandi ancestrali. Allusioni che viaggiano dall’immaginario sulfureo dei Campi Flegrei ai vapori della Pizia delfica sacerdotessa di Apollo.

BIOGRAFIA:
Sara Goldschmied (1975) ed Eleonora Chiari (1971) fondano il duo goldiechiari nel 2001. Dal 2014 lavorano con il nome Goldschmied & Chiari a Milano.
Hanno raggiunto riconoscimento nazionale e internazionale collaborando con istituzioni e musei tra i quali si ricordano: Museo San Telmo, San Sebastián (2016); Museion, Bolzano (2015); MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma (2015); Fundació Joan Miró, Barcellona (2015); Fábrica de Arte Cubano, L’Avana (2014); Passerelle – Centre d’art contemporain, Brest (2014); Museo d’arte contemporanea Villa Croce, Genova (2014); MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Bologna (2013); Goethe Institut, Bruxelles (2013); Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli (2012); La Galerie – Centre d’art contemporain, Noisy-le-Sec (2012); Hallwalls Contemporary Arts Center, Buffalo (2011); MOCA – Museum of Contemporary Art, Shanghai (2010); Musée de Grenoble, Grenoble (2007); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2002); Viafarini DOCVA, Milano (2002).
Hanno partecipato alla terza edizione di The Nanjing International Art Festival – New Baijia Lake Museum, Nanjing (2016), a The Fear Society evento collaterale della LIII Biennale di Venezia, Venezia (2009), alla prima edizione di Dublin Contemporary, Dublino (2011), alla quinta edizione di Video Zone International Video Art Biennial – Center for contemporary art, Tel Aviv (2010).
Nel 2015 i loro lavori sono selezionati dal National Museum of Women in the Arts (NMWA) di Washington D.C. e dal Museo del Novecento di Milano per la mostra Organic Matters – Women to Watch 2015, NMVA, Washington D.C. (2015). Nel 2012 vincono la Borsa per Giovani Artisti Italiani – Premio del Castello di Rivoli e nel 2007 il premio Arte in Cantiere del Museion di Bolzano.
Alcuni lavori recenti sono documentati nel loro ultimo volume: Goldschmied & Chiari, La démocratie est illusion, conversation with M. Beccaria, texts by E. Bernard, I. Bonacossa, Cura.Books, Roma 2016.

Renata Fabbri arte contemporanea is delighted to announce the exhibition UNTITLED VIEWS by Goldschmied & Chiari, curated by Gaspare Luigi Marcone.

The new series of works, UNTITLED VIEWS (2017), by Sara Goldschmied and Eleonora Chiari, represents the prosecution of their artistic research of the last few years as well as an important point of arrival in both technical and conceptual terms.

Smoke, illusion, blurring, nebulosity – developed with video-photographic or installation techniques – have been elements present from the outset of their artistic partnership. In certain earlier works, these elements were associated with specific projects critically investigating the recent historical, political and sociological context, opening to reflection of an existential nature.

UNTITLED VIEWS is an “absolute” series that from its very title is open to multiple interpretations. The artists present a new series of large and medium format “mirrors”. The variables of the double, the ambiguous and the complementary are fundamental given the artists’ status as a “duo”.
The works are mirrors to which photographs are fixed through an innovative and secret technique with something of the alchemical about it that manages to totally integrate the image with the mirror surface. The images themselves, the fruit of “performative” processes capture the nebulous dances of coloured “smokes” released from flares after a calibrated gestural action that is also charged with casual effects.
These visions may appear to be both external, atmospheric and natural landscapes and interior views in this case enhanced by the reflecting surface. The observer is an active and integrating part of their essence and becomes the subject of the work itself. The reflecting surface is a “threshold” between the imaginations of the artists and the spectators.
Out of the polychromy and the polysemy emerge direct and indirect allusions – from 19th century view painting to some of the abstract-informal painting of the 20th century – as well as the notes and centuries-old metaphors of mirrors in western art, which moreover have taken concrete form in recent decades in the material and objectual use of reflecting surfaces. Luminous works – with obvious references to the etymological value of the word “photograph” – that variously embrace atmospheres from the coldest to the warmest.
These vaporous presences may become a correlative of thought and spirit, of dream and recollection, of a faded memory and of a future to be discovered.
An alternative reading has a mythological-anthropological key. In certain cultural contexts, as is well known, the mirror is seen as a magical and ritual object. Primary suggestions are, furthermore, the natural vapours released from the great belly of mother earth, as in the volcanic phenomena rich in ancestral references. Allusions that travel from the sulphurous image of the Campi Flegrei to the vapours of the Delphic Pythia, the priestess of Apollo.

BIOGRAPHY:
Sara Goldschmied (1975) and Eleonora Chiari (1971) formed the duo goldiechiari in 2001. Since 2014 they have worked under the name Goldschmied & Chiari in Milan.
They have achieved national and international recognition, working with institutions and museums including: Museo San Telmo, San Sebastián (2016); Museion, Bolzano (2015); MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Rome (2015); Fundació Joan Miró, Barcelona (2015); Fábrica de Arte Cubano, Havana (2014); Passerelle – Centre d’art contemporain, Brest (2014); Museo d’arte contemporanea Villa Croce, Genoa (2014); MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Bologna (2013); Goethe Institut, Brusseles (2013); Castello di Rivoli – Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli (2012); La Galerie – Centre d’art contemporain, Noisy-le-Sec (2012); Hallwalls Contemporary Arts Center, Buffalo (2011); MOCA – Museum of Contemporary Art, Shanghai (2010); Musée de Grenoble, Grenoble (2007); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Turin (2002); Viafarini DOCVA, Milan (2002).
They have participated in the third edition of The Nanjing International Art Festival – New Baijia Lake Museum, Nanjing (2016), The Fear Society, a collateral event of the 53rd Venice Biennale, Venice (2009), the first edition of Dublin Contemporary, Dublin (2011) and the fifth edition of Video Zone International Video Art Biennial – Center for Contemporary Art, Tel Aviv (2010).
In 2015, their works were selected by the National Museum of Women in the Arts (NMWA) in Washington D.C. and by the Museo del Novecento in Milan for the exhibition Organic Matters - Women to Watch 2015, NMVA, Washington D.C. (2015). In 2012 they won the Bursary for Young Italian Artists – Premio del Castello di Rivoli and in 2007 the Arte in Cantiere prize from the Museion in Bolzano.
A number of recent works have been documented in their latest catalogue: Goldschmied & Chiari, La démocratie est illusion, conversation with M. Beccaria, texts by E. Bernard, I. Bonacossa, Cura.Books, Rome 2016.