Gotico sardo
In occasione dell’apertura della nuova sede nel cuore di Torino in via Giolitti 51, CRAG – Chiono Reisova Art Gallery propone al pubblico torinese la mostra “GOTICO SARDO” a cura di Camillo Langone.
Comunicato stampa
La Galleria ha accolto con entusiasmo la proposta artistica del curatore e giornalista Camillo Langone seguendo la predilezione per la pittura che caratterizza la galleria, e proponendo i lavori degli artisti Silvia Argiolas, Antonio Bardino, Nicola Caredda, Silvia Idili, Silvia Mei, Giovanni Manunta Pastorello, Vincenzo Pattusi, Giuliano Sale, noti nel panorama dell’arte emergente italiana.
Dalla regione italiana geologicamente più antica, i cui vulcani sono spenti da molti milioni di anni, proviene una pittura nuova ed accesa che Camillo Langone definisce per l’appunto Gotico Sardo.
“Si può parlare oggi di pittura lombarda, veneta, toscana? Riferendosi ai secoli scorsi senz'altro, riferendosi al terzo millennio solo se dotati di una notevole capacità di arrampicarsi sugli specchi. L'identità artistica sarda è dunque un'anomalia, una controtendenza, un fenomeno che fra l'altro non ha nulla di folcloristico e di residuale vista l'eccellenza dei risultati, l'ampiezza dello sguardo, la bassa età media dei suoi pittori. Naturalmente l’architettura gotica di tante cattedrali medievali non c'entra nulla. La mia accezione di gotico somma quella di Giorgio Vasari, ossia gotico come barbarico, quella del romanzo gotico inglese (spesso ambientato sulle coste dell'Italia meridionale), ossia gotico come romantico e tenebroso, quella della sottocultura goth sonorizzata da Bauhaus, Cure, Siouxsie & The Banshees, ossia gotico come dark e ipnotico”.