Gran Kan racconti d’artista per viaggiatori
il progetto propone un dialogo tra le sale ottocentesche della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma e tre artisti contemporanei messi a confronto sul tema del viaggio.
Comunicato stampa
Mercoledì 15 maggio si inaugura a Roma la mostra Gran Kan* presso le sedi della Galleria
Nazionale d'Arte Moderna e della Real Academia de España en Roma.
A cura di Federica Forti – in collaborazione con il programma di tutoring per curatori di
qwatz (residenza per artisti a Roma), con il sostegno della Embajada de España en Italia e
dell’associazione culturale Ars Gratia Artis – il progetto propone un dialogo tra le sale
ottocentesche della Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma e tre artisti
contemporanei messi a confronto sul tema del viaggio.
Ispirato al dialogo tra Marco Polo e Kublai Kan*, che intramezza i racconti de Le città
invisibili di Italo Calvino, il fulcro del progetto fa perno sulle città di Roma, Venezia e
Firenze, principali mete del Grand Tour, colte nelle soggettive visioni di tre artisti
contemporanei. Nati da un progetto di residenza svolta proprio in questi tre luoghi, i tre
video di Chapela, Sala e Varela dialogano con i temi e le scelte stilistiche dei tre quadri di
Cremona, Induno e Fragiacomo esposti nella collezione permanente del museo,
realizzando una riflessione puntuale sul senso del viaggio culturale contemporaneo.
La tela di Tranquillo Cremona, Marco Polo davanti al Gran Khan dei Tartari del 1863 (sala
6), dialoga con l'opera Fake! di Pelayo Varela in cui l'artista spagnolo riflette sulla
comunità cinese che risiede nella periferia di Firenze. Pietro Fragiacomo con Squeri a san
Baseggio del 1886 (sala 4) è associato a Badauds venitiens di Emilio Chapela, un lavoro
dell'artista messicano sull'immagine di Venezia consumata in modo bulimico dal turismo di
massa. Infine La Trasteverina uccisa da una bomba del 1850 di Gerolamo Induno (sala 5)
viene associata al video Poetica de la fuga dello spagnolo Avelino Sala, una riflessione
sulla guerra vista ora in chiave risorgimentale ora in chiave antifascista attraverso la città
di Roma.
Dal 15 al 23 maggio la Real Academia de España en Roma, dove Avelino Sala nel 2010 e
Pelayo Varela nel 2011 sono stati borsisti, ospita altri lavori complementari dei tre artisti
contemporanei in mostra alla GNAM.
Federica Forti collabora con le principali testate di settore, come Exibart (dal 2009 al 2011) e Artribune (dal
2011 ad oggi), con recensioni di rassegne e fiere d’arte italiane e internazionali. Dopo la laurea in Museologia
presso l’Università di Lettere e Filosofia di Firenze nel 2006, approfondisce i suoi studi sull’arte spagnola e latinoamericana
presso la Universidad de Arte di Siviglia e nel 2009 consegue la specializzazione in Museologia.
Attualmente lavora come curatrice tra Roma e Carrara.
qwatz è un programma di residenza nato per sostenere artisti e curatori nello sviluppo della loro ricerca
durante un periodo di permanenza a Roma. Grazie ad una costante attività di networking, mette a
disposizione risorse e competenze per fornire ai residenti un supporto scientifico, i contatti con una rete di
professionisti italiani e internazionali legati alle loro aree d’interesse, una serie di studio visit mirati e degli
appartamenti/studio dove vivere e lavorare, per creare allo stesso tempo progetti di mostre, ricerche,
pubblicazioni e incontri per sviluppare idee e promuoverle in un circuito di istituzioni, musei, imprese e altre
associazioni. http://www.qwatz.it/
* il titolo con la parola Kan priva di "h" si riferisce alla citazione del testo “Le città invisibili” di Italo Calvino.