Grand hotel / InContemporanea
Grand Hotel è un palcoscenico in legno di formato ridotto, una piattaforma reale dedicata all’ospitalità. è un Hotel per artisti, e più precisamente ospita, raccoglie, accoglie e colleziona forme di passaggio provenienti dalle menti e dagli studi degli artisti invitati.
Comunicato stampa
Grand Hotel è un palcoscenico in legno di formato ridotto, una piattaforma reale dedicata all’ospitalità. è un Hotel per artisti, e più precisamente ospita, raccoglie, accoglie e colleziona forme di passaggio provenienti dalle menti e dagli studi degli artisti invitati.
Grand Hotel è un basamento consultabile collocato nella Sala San Carlo Alberto all’interno del complesso museale, dove la raccolta degli indizi potrà essere toccata, esaminata, spostata.
Negli studi le idee prendono forma, ma prima ancora di appartenere ad un loro destino le cose si muovono, si assemblano e quegli appunti sintetici e potenti vengono appoggiati, appesi, lanciati sui tavoli, chiusi nei quaderni oppure rimangono nelle memorie delle macchine fotografiche.
Grand Hotel parla della forma primaria che assume un’idea prima che sia educata ad opera d’arte, in questa fase sostanza e forma sembrano coincidere in un istante esattissimo.
Chiediamo agli artisti invitati di concederci di porre sul basamento ospitale una di queste forme proveniente dal loro studio, per costruire un luogo d’incontro che si popoli di queste forme primarie.
“Non c’è un termine dal quale si parta, né uno a cui si arrivi o si debba arrivare” diceva Deleuze - in dialogo con Parnet -, ma forse delle direzioni, degli orientamenti, delle entrate e delle uscite come in un Hotel.
Grand Hotel è un attimo dopo l’intuizione e un attimo prima dell’atto creativo.
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ARTISTI OSPITI
Stefano Arienti, Susanna Baumgartner, Emanuele Becheri, Bianco-Valente, Vincenzo Cabiati, Mirko Canesi, David Casini, Antonio Cavadini, T-Yong Chung, Claudio Corfone, Jaya Cozzani, Fabio Cresci, Alessio de Girolamo, Marta Dell’Angelo, Elisabetta Di Maggio, Raffaele Di Vaia, Elena El Asmar, Serena Fineschi, Orietta Fineo, Federico Fusi, Michele Guido, Giovanni Kronenberg, Francesco Lauretta, Loredana Longo, Elisa Macellari, Marco Andrea Magni, Andrea Marescalchi, Amedeo Martegani, Corinne Mazzoli, Franco Menicagli, Jacopo Miliani, Concetta Modica, Adriano Nasuti-Wood, Agostino Osio, Pierpaolo Pagano, Cristiana Palandri, Luca Pancrazzi, Pantani-Surace, Luca Pozzi, Luigi Presicce, Museo Riz à Porta, Filippo Romeo, Remo Salvadori, Luca Scarabelli, Sophie Usunier, Enrico Vezzi, Virginia Zanetti.
“Cedere un pezzo del proprio studio significa acconsentire che la consolazione diventi partecipata, le fragilità condivise, si è come messi a nudo e quell’oggetto che nel suo essere nascosto assomiglia alla forza che cova e alimenta l’anima del guerriero, improvvisamente si solleva da una missione intima trasformandosi nell’essenza”. Elena El Asmar
“Grand Hotel è il tentativo di un dialogo che anticipa l’inizio, un confronto coraggioso tra dinamiche che hanno origine da un inciampo illuminato del pensiero e attraversano il corpo, senza alibi. Lo sguardo dell’artista si posa apparentemente per caso, accoglie le onde del pensiero dinamico e, come un’antenna, coglie i segnali, decifrandoli, semplicemente. Una raccolta di indizi, frammenti originari, tracce dissolte, raccolte e accolte nel tentativo disperato di fermare un attimo. Grand Hotel è un paesaggio di contaminazione popolato di intuizioni, in cui tutto è costantemente in movimento”. Serena Fineschi
“Negli studi le idee prendono forma, ma prima ancora di appartenere ad un loro destino le cose si muovono, si assemblano e quegli appunti sintetici e potenti vengono appoggiati, appesi, lanciati sui tavoli, chiusi nei quaderni oppure rimangono nelle memorie delle macchine fotografiche. Grand Hotel parla della forma primaria che assume un’idea prima che sia educata ad opera d’arte, in questa fase, sostanza e forma sembrano coincidere in un istante esattissimo”. Luca Pancrazzi
“è una ‘Doppia Cattura’ che parla del primo tocco dello sguardo come forma di sapere non spiegabile a parole, ma che si rivela in un lampo improvviso. Mi piace pensare che queste intuizioni d’arte siano pure delle piccole confidenze. E ancora un tesoro immenso fatto di un quasi nulla”.
Marco Andrea Magni
InContemporanea
Comune di Siena | Complesso Museale Santa Maria della Scala | Piazza Duomo 2
a cura di Michela Eremita
Opening sabato 28 marzo 2015 ore 16
orari | lunedì e mercoledì dalle 10.30 alle 16.30
giovedi-domenica dalle 10.30 alle 18.30
martedi chiuso
Il Santa Maria della Scala presenta InContemporanea: prima parte di un cammino nello spazio del Museo con opere ed installazioni in cui l'arte del passato e del presente sono e saranno messe nelle condizioni di dialogare all'interno di un unico percorso visivo.
La presentazione delle opere rientra nella volontà di proporre appuntamenti che consentano una riflessione sui linguaggi dell'arte contemporanea e sulle sue manifestazioni.
All'interno del nuovo percorso rientra l'opera TavoloFuoriCampo di Giovanni Ozzola e Remo Salvadori Curtesy Galleria FuoriCampo.
Proprio per questo motivo il 28 di Marzo viene ospitata GRAND HOTEL, un'operazione "in transito" che dopo Milano si ferma a Siena per proseguire per Napoli. L'evento è curato dagli artisti Elena El Asmar, Serena Fineschi, Marco Andrea Magni, Luca Pancrazzi e la sua finalità è evidenziare l'indizio creativo utile alla genesi dell'opera.