Gràphos

Informazioni Evento

Luogo
A PICK GALLERY
via Bernardino Galliari 15/C 10125 , Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
19/09/2024

ore 18

Generi
arte contemporanea, collettiva

La parola gràphos (letteralmente dal greco γράϕω) riporta alla scrittura, all’incisione e al segno illustrativo, tecniche che uniscono tutti gli artisti in mostra, i quali durante le loro carriere si sono cimentati in queste pratiche – sia in campo editoriale, sia di marketing e design – che evidenziano la fondamentale relazione tra il linguaggio, la rappresentazione visiva e la comunicazione.

Comunicato stampa

Giovedì 19 settembre alle ore 18, in via Galliari 15/C, A PICK GALLERY inaugura la quarta edizione della rassegna annuale di street art.

Quest’anno la collettiva Gràphos è a cura di Cenere, con opere di Abel Bael, Cenere, Marco Filicio, Good Times Company, Hazkj, Luogo Comune, Monograff, Ninaro’, Rame13, Rise the Cat, Vernïs Lab.
Alla mostra seguirà l'intervento site-specific di Cenere che verrà prodotto a La Loggia (To), un grande murales che rielaborerà i simboli del comune alle porte di Torino e che va ad aggiungersi alla serie di lavori iniziata nel 2021 da Ufocinque, Seacreative, Refreshink e Max Petrone.

 

La parola gràphos (letteralmente dal greco γράϕω) riporta alla scrittura, all’incisione e al segno illustrativo, tecniche che uniscono tutti gli artisti in mostra, i quali durante le loro carriere si sono cimentati in queste pratiche – sia in campo editoriale, sia di marketing e design – che evidenziano la fondamentale relazione tra il linguaggio, la rappresentazione visiva e la comunicazione.

Nel mescolare pittura, incisione e illustrazione, Mattia Paganucci (aka Cenere), curatore della mostra, riporta alla memoria la prima arte realizzata dall’uomo, l’incisione su pietra e da qui parte per seguire le derive di alcuni street artists che dopo l’uso più classico dello spray nella realizzazione di graffiti murali, hanno scelto di indagare il segno sia a livello pittorico e illustrativo, sia scultoreo. La fusione di queste tecniche con la street art ha creato un ponte tra l’arte urbana e quella più tradizionale, con l’intento di renderne sempre più fruibili i messaggi, dentro e fuori gli spazi deputati all’arte contemporanea.
In mostra sono presentati oltre a una serie di lavori inediti, anche elementi installativi e scultorei che nel relazionarsi con gli spazi della galleria, escono dalla bidimensionalità del supporto (carta, tavola, tela) per creare una dimensione più immersiva.

 

Il lavoro di Abel Bael crea portali per altri mondi, mescolando simbologia e occultismo con nozioni di comunicazione visiva. Lo stile è caratterizzato da un tratto spesso ricco di elementi decorativi caratteristico della street art, in contrapposizione con il forte uso della simmetria e la quasi totale assenza di colori. Cenere (Jesi, 1987) si è sempre interessato ai graffiti e alla street art. La sua ricerca è iniziata con la fotografia analogica, per avvicinarsi poi all'illustrazione e all’inchiostro, ma la strada lo porta a indagare anche lo spray e il pennello con i quali crea figure fantastiche e mitologiche che si collegano a storie reali o strane leggende. Marco Filicio (Fermo, 1990) combina elementi di diverse provenienze, dal mondo animale a quello naturale e umano, creando delle allegorie o, come le definisce lui stesso, delle chimere. L’utilizzo della grafite definisce lo stile fantastico delle opere, focalizzandosi sulle ombre e conferendo tridimensionalità e un aspetto quasi fumettistico. Good Times Company è un duo formato dallo street artist Edoardo Kucich e dal graphic designer Beppe Conti. La loro ricerca è un meltig pot tra tecniche e stili differenti, creano lavori a partire da collage di elementi che seguono l’estetica delle riviste del secolo scorso, estraendoli dal contesto originale e creando atmosfere futuristiche e surreali. Hazkj (Bologna, 1995) si autodefinisce “a blast from the past” (un’esplosione dal passato) e mescola nelle sue opere elementi sociali, storici e culturali. L’artista ha collaborato in svariati progetti in passato volti alla rivalutazione di comunità nel territorio italiano, talvolta coinvolgendo i giovani nella produzione stessa delle opere. Luogo Comune è illustratore e urban artist. Come illustratore ha contribuito a opere pubblicate in diversi paesi, mentre come urban artist produce opere site specific. Lo contraddistinguono l'uso di colori piatti, vividi e in contrasto tra loro e l’inclusione di elementi della flora, fauna e tradizioni locali, oppure riferimenti letterari, che contribuiscono a creare opere che analizzano il contesto sociale locale. Monograff (Firenze, 1996) si focalizza sulla sua città natale, Firenze. L’artista riflette e dialoga con l’ambiente che lo circonda, concentrandosi su elementi naturali o architettonici, e rappresenta nelle sue opere il risultato dell’incontro tra elementi politici e sociali. La quasi totalità delle sue opere è accomunata dall’uso esclusivo del colore blu, ispirato alle azulejos portoghesi, su sfondo bianco, e dallo stile chiaroscuro, privo di dettagli, ottenuto utilizzando rulli da pittura su cui sono state incise delle strisce. Ninaro’ crea opere dalle forme fluide, sperimentando costantemente con materiali e tecniche. Lo stile che la contraddistingue, oltre alla fluidità delle forme, è l’uso di colori in forte contrasto per creare atmosfere fantastiche, talvolta oniriche o soprannaturali. Rame13 (Pisa, 1989) ha collaborato con enti di svariata natura, associazioni non governative come Emergency e il marchio di moda PINKO. Collabora con scuole per il coinvolgimento dei giovani nella street art. Gli scenari creati da Rame13 prendono ispirazione dal mondo onirico e raccontano storie ricche di elementi fantastici. Rise the Cat è uno street artist che produce opere focalizzate sull’importanza della partecipazione politica e il mantenimento della memoria collettiva. Le sue opere individuali si affiancano ad opere prodotte con scuole e cooperative, volte al riavvicinamento dei giovani alle istituzioni statali. Vernïs Lab è un duo composto da Barbara Migliaccio e Sara Zecchino. Il nome stesso dallo studio, vërnis, deriva dalla parola piemontese per vernice. Le due artiste mescolano nei loro progetti colori elettrici ed elementi naturali, fortemente ispirati alla pop art. Il risultato sono opere fortemente immersive e colorate che rapiscono l’attenzione dello spettatore.

 

In occasione di #OVERTURE 2024, giovedì 19 settembre tutte le gallerie di TAG – Torino Art Galleries apriranno con orario prolungato fino alle 23.