Grazia Toderi e Orhan Pamuk – Words and Stars

Informazioni Evento

Luogo
INFINI.TO - PLANETARIO E MUSEO DELL'ASTRONOMIA E DELLO SPAZIO
Via Osservatorio 30 , Pino Torinese, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

ORARI DI APERTURA

18.15 – 20.00

La biglietteria chiude alle 19.30

PROGRAMMAZIONE

Proiezioni alle 18.30 – 19.00 – 19.30.

All’interno del Planetario, Words and Stars prende l’aspetto di una proiezione video a 360 gradi su schermo emisferico. Il pubblico si trova all’interno di un globo nel contempo celeste e terrestre, dagli incerti confini, dove la scrittura di Orhan Pamuk appare e scompare sullo sfondo notturno della città di Istanbul, le cui luci si trasformano in possibili costellazioni nelle immagini create da Grazia Toderi.

Vernissage
05/11/2016

ore 18.30

Biglietti

Il biglietto di ingresso al Museo interattivo e la proiezione in Planetario sono gratuiti a partire dalle 18.15

Artisti
Grazia Toderi, Orhan Pamuk
Curatori
Guido Curto, Clelia Arnaldi di Balme
Generi
arte contemporanea, serata - evento

Una collaborazione poetica tra un’artista visiva e uno scrittore. Un’opera d’arte che esplora le affinità esistenti tra ingenue domande metafisiche e la gioia di guardar le stelle.

Comunicato stampa

Il progetto Words and Stars nasce nel 2013, quando lo scrittore turco Orhan Pamuk decide d’invitare l’artista Grazia Toderi a ideare insieme un’opera d’arte per il Museo dell’Innocenza da lui creato ad Istanbul.
Questa opera è stata realizzata specificamente per lo spazio della cupola del Planetario, che sarà presentata al pubblico il 5 e 6 novembre 2016, e un piccolo ma raffinato intervento installativo sarà esposto dal 4 novembre 2016 al 16 gennaio 2017 presso il Museo d’Arte Antica di Palazzo Madama a Torino.

In Words and Stars le parole di Orhan Pamuk riprendono e sviluppano la trama del Museo dell’Innocenza, romanzo scritto dallo scrittore turco nel 2008, a cui è seguita la creazione del museo vero e proprio a Istanbul nel 2012. I due protagonisti, che vivono un amore contrastato, tornano bambini ponendosi domande esistenziali sull’universo: possono i nostri pensieri essere confrontati a lontane stelle in movimento? Esiste un collegamento visivo tra i paesaggi della nostra mente e il cielo sopra alle città? Questi stessi interrogativi costituiscono il punto di partenza della collaborazione tra l’artista visiva e lo scrittore, che trova sviluppo nella trilogia dove il “monologo” si sviluppa in “dialogo” e in “conversazione” trasformando l’esperienza personale in universale.