Gregorio Botta – Abbi cura di me
Abbi cura di me cita e capovolge il titolo di una celebre installazione di Sophie Calle: qui è l’opera, fragile e silenziosa, a richiedere l’attenzione e la cura dello spettatore.
Comunicato stampa
Dopo le prestigiose personali al MAC di Santiago del Cile e al Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro, Francesca Antonini Arte Contemporanea è lieta di annunciare la nuova mostra in galleria di Gregorio Botta (Napoli, 1953).
Abbi cura di me cita e capovolge il titolo di una celebre installazione di Sophie Calle: qui è l’opera, fragile e silenziosa, a richiedere l’attenzione e la cura dello spettatore. Botta presenta infatti un nucleo di lavori in cui l’azione umana diventa – nel corso del tempo - parte integrante del processo e del ciclo vitale dell’opera: una piccola cerimonia di partecipazione che la fa continuare a esistere.
Lo spazio della galleria accoglierà una grande installazione ambientale e alcuni lavori inediti, legati gli uni agli altri dall’esplorazione del tema del cerchio. Vetro, ferro, cera, acqua e fuoco – i materiali cari all’artista, naturali, grezzi e in un certo senso “vivi” – saranno nuovamente utilizzati come elementi di un lessico minimo, che coniuga valori scultorei e pittorici, e che tende a creare uno spazio di silenzio e contemplazione.