Gregorio Botta – Essendo la mia casa addormentata

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE VOLUME!
Via Di San Francesco Di Sales 86, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedì al venerdì dalle 17:00 alle 19:00

Vernissage
13/10/2024

ore 12

Artisti
Gregorio Botta
Generi
arte contemporanea, personale

L’artista esplora l’alternanza tra luce e ombra, giorno e notte, attraverso un percorso sensoriale che richiama i versi mistici de La notte oscura di San Giovanni della Croce.

Comunicato stampa

Il 13 Ottobre 2024 dalle ore 12:00 alle 20:00 la Fondazione VOLUME! inaugura
Essendo la mia casa addormentata un lavoro di Gregorio Botta. Il lavoro,
accompagnato da un testo critico di Silvano Manganaro, fa parte di un ciclo avviato
nel 2021, nel quale gli artisti si confrontano con uno spazio che mette in dialogo due
ambienti diversi.
Gregorio Botta (Napoli, 1953) artista di radicale essenzialità che da sempre si
esprime attraverso una composizione minimale di elementi materiali e immateriali, in
questa occasione esplora l'alternanza tra luce e ombra, giorno e notte, attraverso un
percorso sensoriale che richiama i versi mistici de La notte oscura di San Giovanni
della Croce.
L'installazione si sviluppa attraverso un viaggio emozionale, che si apre nell'oscurità:
sculture di cera nascondono elementi naturali come acqua e fuoco, evocando
presenze misteriose e inafferrabili. Le sfumature grigie e nere creano un'atmosfera di
introspezione e silenzio, dove le forme si rivelano solo parzialmente allo sguardo.
Si passa gradualmente alla luce, dove i lavori di Botta si illuminano, assumendo colore
e vitalità. Una voce, quella di Sergio Rubini (Bari, 1959), sussurra i versi di San
Giovanni della Croce, intrecciando poesia e arte in un dialogo sensoriale profondo.
Il viaggio culmina nella luce in un ambiente luminoso come un’alba, simbolo del ciclo
continuo tra il giorno e la notte. Ed è proprio attraverso il costante contrasto tra buio e
luce che si offre una riflessione profonda sulla ricerca interiore, sulla spiritualità e sul
rapporto tra visibile e invisibile.
Biografia: Gregorio Botta vive e lavora a Roma. Si è diplomato all’Accademia di Belle
Arti di Roma nel 1984 e da allora ha esposto le sue opere in molte gallerie italiane e
estere. L'artista reinterpreta il tempo e la visibilità del mondo attraverso l'uso di
elementi naturali come cera, acqua, ferro, fuoco, sangue, foglie, vetro, piombo,
alabastro, pietre, terre e ossidi, mettendoli spesso in dialogo con elementi impalpabili
come luce e suono. La sua ricerca è un'interrogazione costante del mistero
dell'esistenza, dove ogni materiale diventa simbolo di una dimensione che sfugge alla
percezione ordinaria. Le sue opere, spesso installazioni immersive, creano spazi di
silenzio e contemplazione, invitando l'osservatore a riflettere su una realtà fluida e
inafferrabile, in cui il tempo sembra sospeso e il visibile si dissolve nel mistero
dell'invisibile.
Ha esposto in numerose gallerie italiane e straniere, tra cui Studio G7 di Bologna, Il
Segno (ora Francesca Antonini arte contemporanea) di Roma, Studio Trisorio di
Napoli, Lo Scudo di Verona e la galleria Simondi di Torino dove ha inaugurato l’ultima
personale nel 2023. Ha firmato le scenografie di tre spettacoli di Sergio Rubini: Delitto
e Castigo, Dracula e Il caso Jekyll. Scrittore e saggista ha pubblicato per Einaudi
Pollock e Rothko, il gesto e il respiro e per Laterza Paul Klee, genio e regolatezza. Alla
Fondazione VOLUME!, nel 2009, ha allestito la mostra Accendere una lampada e
sparire a cura di Achille Bonito Oliva. Nel 2025 è in programma una sua esposizione al
Man di Nuoro.