Gregorio Sciltian – L’illusione di Sciltian
Grande mostra antologica dedicata alla figura di Gregorio Sciltian (Rostow 1900 – Roma 1985), il pittore di origine armena, che in fuga dalla terra natale in seguito ai rivolgimenti della Rivoluzione Bolscevica e dopo un lungo pellegrinare nelle capitali europee, giunse in Italia nel 1923 dove ebbe modo di operare per tutta la vita.
Comunicato stampa
Grande mostra antologica dedicata alla figura di Gregorio Sciltian (Rostow 1900 – Roma 1985), il pittore di origine armena, che in fuga dalla terra natale in seguito ai rivolgimenti della Rivoluzione Bolscevica e dopo un lungo pellegrinare nelle capitali europee, giunse in Italia nel 1923 dove ebbe modo di operare per tutta la vita. Si intitola ‘L’illusione di Sciltian’ e sarà allestita a Villa Bardini dal 2 aprile al 15 novembre per iniziativa della Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze che intende sempre più aprire questa sede prestigiosa ad iniziative di ricerca e di valorizzazione di figure significative del nostro panorama artistico. L’esposizione, a cura di Stefano Sbarbaro, interrompe il lungo periodo di oblio nel quale sembrava essere caduta la produzione del maestro di cui ricorre il trentennale della scomparsa. Nonostante ebbe modo di raggiungere grande fama e successo durante un’esistenza avventurosa e romanzesca, l’ultima retrospettiva a lui dedicata risale al 1986 con un allestimento al Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Negli ultimi anni però molti dei suoi lavori sono comparsi in importanti progetti espositivi dedicati alla produzione artistica nel periodo tra le due guerre, segno che la necessità di una piena ricostruzione critica di una delle figure più affascinanti e discusse del panorama culturale italiano del Novecento, fosse ormai pienamente matura.
La mostra ripercorre l’intera vicenda artistica del pittore che si sviluppa lungo un arco temporale di oltre 60 anni raccogliendo 80 pezzi, tra pitture ad olio, disegni e opere grafiche, provenienti da importanti musei nazionali quali la Galleria degli Uffizi di Firenze, la Galleria Nazionale d’arte Moderna di Roma, La Galleria d’arte moderna e contemporanea di Bergamo e la Pinacoteca Vaticana. La collezione privata dell’artista, costituita anche da alcune rilevanti testimonianze di arte antica, è stata generosamente concessa in prestito dal Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera (Brescia). Esposti anche alcuni prestiti, in molti casi inediti, provenienti da un collezionismo trasversale che unisce importanti raccolte e piccole collezioni private di qualità. Proprio la mancanza di un archivio di riferimento e di studi approfonditi sugli ultimi trent’anni della carriera dell’artista, ha reso particolarmente complesso la ricostruzione di questo singolare scenario.
Accanto a lavori di pittura ad olio, la mostra non tralascia altre espressioni creative come il disegno, la stampa litografica e altri generi in serie che abbondano nella produzione dell’artista. Inoltre, fotografie, alcune delle quali d’autore, documenti, lettere e testimonianze su giornali e riviste saranno naturale corredo del progetto espositivo che si arricchirà degli oggetti provenienti dall’atelier dell’artista e protagonisti di innumerevoli nature morte e trompe l’oeil. Con l’obiettivo di ricollocare pienamente nel suo tempo l’opera di Sciltian, il percorso vedrà una scelta di opere di altri autori selezionate sulla base di un rapporto di analogia, affinità stilistica e di ispirazione o di contrasto; oltre a Pietro Annigoni e agli altri componenti del gruppo dei Pittori Moderni della Realtà, saranno presenti in mostra opere di Giorgio de Chirico, Carlo Socrate, Renato Guttuso, Aligi Sassu e altri.