Gruppo di famiglia in un interno
La mostra presenta la collezione raccolta dal patrizio luganese Luigi Bellasi (1911-1987) a partire dagli anni Sessanta e composta soprattutto da dipinti dei principali pittori ticinesi dell’Ottocento, da stampe con vedute di Lugano, Bellinzona, Locarno e carte geografiche storiche.
Comunicato stampa
La mostra presenta la collezione raccolta dal patrizio luganese Luigi Bellasi (1911-1987) e composta soprattutto da dipinti dei principali pittori ticinesi dell’Ottocento, da stampe con vedute di Lugano, Bellinzona, Locarno e carte geografiche storiche.
Di particolare interesse il nucleo di libri antichi, tra cui si ricorda un’edizione con stampe di Domenico Fontana e una delle rarissime copie del Theatrum Orbis Terrarum (1570) di Ortelius, che con Mercatore fu il fondatore della cartografia fiamminga: vi sono anche riprodotte mappe delle nostre regioni.
Alcuni degli artisti presenti in collezione sono: Giuseppe Antonio Petrini, Giacomo Guardi, Antonio Travi, Giovanni Battista Piranesi, Gaspare Fossati, Pietro Bianchi, Carlo Bossoli, Giuseppe Elena, Luigi Rossi, Filippo Franzoni, Guido ed Enea Tallone, Mosè Bianchi, Antonio Barzaghi Cattaneo, Adolfo Feragutti Visconti, Edoardo Berta, Gioachimo Galbusera, Ambrogio Preda, Pietro Chiesa, Giuseppe Foglia, Ettore Burzi, Fausto Agnelli, Federico e Mario Marioni, Alfredo Veronesi, Giovanni Bianconi, Aldo Patocchi. Luigi Bellasi collezionava anche cartoline storiche - i soggetti predominanti sono le vedute del Ticino, principalmente Lugano - e figurine Liebig.
L'intento della mostra, che ha visto la partecipazione entusiastica della figlia Margherita, è quello di offrire ai visitatori, con un attento allestimento, la suggestione della casa e dello studio ospitati nell’edificio costruito dall'architetto Augusto Guidini in Salita Bossoli a Lugano, che Bellasi aveva gradualmente trasformato in piccolo museo privato, ricoprendo letteralmente le pareti con le opere che andava acquistando.
Una sezione è inoltre dedicata alla storia della celebre e nobile famiglia del collezionista, che vanta illustri esponenti già a partire dal Seicento ed era proprietaria dell’Oratorio di Santa Elisabetta, che si trovava sul lungolago di Lugano. Sono quindi esposti anche quadri tramandatisi attraverso le generazioni e provenienti da dimore luganesi oggi distrutte, come la casa di via Canova, un tempo decorata da importanti affreschi di Giuseppe e Antonio Torricelli, salvati dalla distruzione e presenti in mostra.
COME RAGGIUNGERE LA PINACOTECA ZÜST
Rancate si trova a pochi chilometri dai valichi di Chiasso, Bizzarone (Como) e del Gaggiolo (Varese), presso Mendrisio, facilmente raggiungibile con l’ausilio della segnaletica. Per chi proviene dall’autostrada Milano-Lugano l’uscita è Mendrisio: alla prima rotonda si gira a destra e mantenendo sempre la destra si giunge dopo poco più di un chilometro nel centro di Rancate. La Pinacoteca è di fronte alla chiesa parrocchiale di Santo Stefano, sulla sinistra della strada. Rancate è raggiungibile anche in treno, linea Milano-Como-Lugano, stazione di Mendrisio, e poi con la navetta “CittàBus” linea 3 – corse ogni mezz’ora – o a piedi, in 10 minuti.