Guido Baragli – Grande Piccolo
Un piccolo formato, con una visione grande, aperta, senza orizzonti precisi, affidato ad una continua invenzione di forme che vanno a tutti gli azimut, da quelli tradizionali a quelli sperimentali, senza una pregiudizievole poetica, formale o tecnica.
Comunicato stampa
Un piccolo formato, con una visione grande, aperta, senza orizzonti precisi, affidato ad una continua invenzione di forme che vanno a tutti gli azimut, da quelli tradizionali a quelli sperimentali, senza una pregiudizievole poetica, formale o tecnica. Il luogo è inusuale, come tanti se ne stanno presentando in grandi e piccole città, in cui la voglia di interdisciplinare non è più confusionaria, quella del mettere tutto nello stesso evento, facendo del ricordo di Babele, un elogio della comprensione, bensì di rispettare le discipline e farle presentare in diacronia, in dialogo, in cui l’uno sia l’uno e l’altro sia l’altro, ma potendo entrare in confronto, come solo e individualità forti sanno fare quindi preclusioni per nessuno, per cui architetti, designer, teatranti, musicisti, danzatori, cantanti, sono tutti invitati e invitati a fare proposte.
Intanto , cominciamo con le arti visive, che vengono dalle tradizioni delle belle arti, proponendoci di parlare liberamente, perché l’intento maggiore è quello di conoscere, poi quello di riconoscere e di riconoscersi, senza badare ai grandi numeri e al preventivo successo di mercato. Una grande aspirazione è diventare un punto della città di Palermo, dove regni la possibilità di libero confronto, anche se in dissenso con il curatore che in questo caso viene a corrispondere con lo scrivente.
Francesco Gallo Mazzeo