Guido De Zan – Figure in equilibrio
La Galleria Fatto ad Arte, proseguendo il suo racconto nei territori dell’Arts and Crafts italiana e dei suoi protagonisti, è lieta di presentare l’opera di Guido De Zan, artista milanese che ha fatto del materiale ceramico il centro di una lunga e profonda ricerca concettuale e formale.
Comunicato stampa
La Galleria Fatto ad Arte, proseguendo il suo racconto nei territori dell’Arts and Crafts italiana e dei suoi protagonisti, è lieta di presentare l’opera di Guido De Zan, artista milanese che ha fatto del materiale ceramico il centro di una lunga e profonda ricerca concettuale e formale.
De Zan è nato a Milano nel 1947 e l’anno scorso ha festeggiato i quarant’anni di vita del suo laboratorio “Il coccio”. Per questa occasione ha pubblicato un volume monografico “Guido De Zan, un’idea di leggerezza” edito da Corraini edizioni.
La mostra dal titolo “Figure in equilibrio” comprende lavori in grès, porcellana e grafiche.
“Ho letto – scrive De Zan - che Braque sosteneva che ogni artista ha come fine del suo lavoro la figura umana. In buona parte del mio lavoro la figura fa da protagonista, nei vasi, nelle sculture, e nella grafica.
In alternativa sono i paesaggi, soprattutto urbani, quindi singole case, agglomerati che formano villaggi e città. Mi vengono in mente i primi disegni dei bambini che rappresentano le persone a loro più vicine e le loro case. Queste figure e queste case ci accompagnano per tutta la vita e rimangono sempre parte della nostra espressione.
I miei vasi spesso hanno forme antropomorfe, quindi un fronte e un retro, linee curve a ricordare la figura femminile e forme più spigolose a raffigurare quella maschile. Invece le mie piccole sculture, spesso dei teatrini, contengono dei personaggi di forme più realistiche ma sempre stilizzate.
Altre sono figure sole, delle silhouette che riprendono le caratteristiche dei personaggi dei teatrini. Spesso questi personaggi vivono in coppia, famiglia o comunità per poter incontrare gli altri e raccontarsi”.
Cenni biografici
Nel 1974, dopo aver lavorato 8 anni nel campo della assistenza a ragazzi con disabilità mentale, si laurea in Sociologia alla Università di Trento. Nel 1975 inizia una ricerca nel campo ceramico, utilizzando nei primi anni la maiolica per la produzione di oggetti d’uso. Passa successivamente alla tecnica raku e si orienta verso oggetti più simbolici come tazze per la cerimonia del tè, vasi e pannelli decorativi. Da metà degli anni ’90 inizia a utilizzare grès e porcellana per realizzare i suoi lavori e ha affiancato alla produzione ceramica lavori di grafica usando diverse tecniche e materiali.