Guido Guidi – Per strada

Informazioni Evento

Luogo
L'OSPITALE
Via Fontana 2, Rubiera, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Le mostre rimarranno aperte dal 7 Maggio al 10 Luglio 2016
Orari di apertura: Sabato / Domenica: 10-13 / 16-19. Altri giorni su appuntamento

Vernissage
07/05/2016

ore 17

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Guido Guidi
Curatori
Antonello Frongia
Generi
fotografia, personale

In occasione di Fotografia Europea 2016, Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea inaugura, all’Ospitale di Rubiera, una mostra dal titolo Per strada. Fotografie di Guido Guidi sulla Statale 9 di Guido Guidi, uno dei maggiori fotografi italiani contemporanei e protagonista assoluto insieme a Luigi Ghirri della stagione fotografica italiana degli anni Settanta e Ottanta.

Comunicato stampa

In occasione di Fotografia Europea 2016, Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea inaugura, Sabato 7 Maggio all’Ospitale di Rubiera, una mostra dal titolo Per strada. Fotografie di Guido Guidi sulla Statale 9 di Guido Guidi, uno dei maggiori fotografi italiani contemporanei e protagonista assoluto insieme a Luigi Ghirri della stagione fotografica italiana degli anni Settanta e Ottanta.
La strada è stata per oltre quarant’anni il luogo di lavoro di Guido Guidi. Quella che è venuta sedimentandosi nel discorso critico come una fotografia “del paesaggio ordinario” è stata per Guidi soprattutto una fotografia di strada, del ciglio, di ciò che si vede facendo sosta sul limitare del paesaggio, con un piede sull’asfalto e l’altro in quell’erba incerta che è l’orlo sfrangiato della campagna. Strada come spazio e come dispositivo, dunque, piuttosto che come simbolo del viaggio o metafora dell’avventura. Bordo sul quale si attestano case, recinzioni, linee elettriche, paracarri, segnali stradali, ma anche frammenti, scarti e residui, come sospinti da una risacca che tenta invano di sgomberare il paesaggio. Spesso nato da una mancanza di progetto, il bordo della strada è per Guidi un condensatore di relazioni da mappare e (re)inventare, museo involontario di una modernità minore, anonima e vernacolare.
La mostra Per strada. Fotografie di Guido Guidi sulla Statale 9 presenta un ampio corpus di immagini realizzate nel quadro di diversi progetti tra il 1971 e il 2007. Attorno alla ricostruzione della serie realizzata da Guidi per la mostra Esplorazioni sulla Via Emilia del 1986 (allora presentata solo in maniera limitata e frammentaria e rimasta in gran parte inedita), la mostra propone un percorso attraverso i significativi sviluppi del linguaggio di Guidi, dagli studi sulla frontalità della facciata nel bianconero quadrato degli esordi all’esattezza descrittiva e strutturale nelle lastre a colori di grande formato realizzate a partire degli anni Ottanta. Ne emerge un intero vocabolario di strutture e di problemi visivi, di soluzioni e di varianti, generate dal corpo a corpo con la materia stessa delle cose e dal confronto con antichi e più nuovi compagni di via: dal Walker Evans di Sprott, Alabama, agli Uncommon Places di Stephen Shore, dal traguardare di Eugène Atget alle triangolazioni di Lee Friedlander, nel dialogo a distanza con Piero della Francesca, Paul Klee e Michelangelo Antonioni.

Sabato 7 Maggio, sempre all’Ospitale, saranno presentati anche gli esiti dei laboratori tematici sulla Via Emilia, condotti da Guido Guidi e da Sabrina Ragucci. Temi quali la strada maestra e la strada secondaria, in relazione alla ricerca fotografica e ai concetti di margine e di bordo della fotografia, nel laboratorio di Guidi, e i possibili scambi fra fotografia e letteratura, nel laboratorio di Ragucci, sono stati oggetto di riflessione e di ricerca da parte di venti autori provenienti da varie parti d'Italia.

In relazione con questo programma, domenica 8 Maggio, dalle ore 10,30 alle ore 13,00, si terrà il seminario Le "strade" della fotografia italiana. Il progetto interdisciplinare fra fotografia, letteratura e urbanistica nella lettura dei luoghi, con la partecipazione dello scrittore Giorgio Falco, uno degli autori più apprezzati della nuova letteratura italiana, Giulio Iacoli, docente e critico letterario, autore di saggi su Gianni Celati e Luigi Ghirri, lo storico della fotografia Antonello Frongia, curatore della edizione italiana degli Scritti di Lewis Baltz, i fotografi Guido Guidi, Sabrina Ragucci e William Guerrieri, che presenteranno casi di ricerca e di lavoro interdisciplinare.
Il seminario sarà condotto da Stefano Munarin, urbanista e docente allo IUAV di Venezia.

Guido Guidi (1941, Cesena). Vive e lavora a Cesena e Venezia. Ha studiato architettura allo IUAV di Venezia e in seguito Disegno industriale seguendo i corsi di Bruno Zevi, Carlo Scarpa, Luigi Veronesi e Italo Zannier. Dalla fine degli anni Sessanta realizza un ricerca personale sulle trasformazioni del paesaggio con particolare attenzione all’uso del mezzo fotografico e al linguaggio della fotografia.
Il suo lavoro è stato esposto in Italia e all’estero in importanti istituzioni e musei come il Fotomuseum Winterthur, Winterthur (CH), il Guggenheim e il Whitney Museum di New York (USA), il Centre Pompidou di Parigi (F), alla Biennale di Venezia. Fra le sue pubblicazioni ricordiamo Varianti (& Art, Udine, 1995); SS9 (IUAV/ Linea di Confine, Rubiera, 2000); In Between Cities (Electa, Milan / Linea di Confine, Rubiera, 2003); VOL. 1 (Electa, Milan, 2006); A New Map of Italy (Loosestrife Editions, Washington, 2011); Carlo Scarpa's Tomba Brion (Hatje Cantz, Ostfildern, 2011). Veramente, (MACK, London, 2013); Guardando a Est (Linea di Confine/ Koenig Books, Rubiera/London, 2015).

In collaborazione con il Comune di Rubiera, Auser Rubiera.