Guido Harari – Wall of Sound
L’esposizione, dal titolo Wall of Sound, presenta un centinaio di immagini di uno dei maggiori fotografi contemporanei di musica.
Comunicato stampa
L’esposizione, dal titolo Wall of Sound, presenta un centinaio di immagini di uno dei maggiori fotografi contemporanei di musica.
La rassegna rientra nel programma “Jazz goes to the Museum” che porterà – come già avvenuto negli scorsi anni – una serie di concerti nella sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria.
La Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia torna ad aprire le proprie sale alla musica, attraverso la collaborazione con Umbria Jazz.
La prima iniziativa, in programma dal 29 giugno al 26 agosto 2018, è la mostra di Guido Harari, uno dei massimi fotografi contemporanei di musica, autore di celebri ritratti e notissime copertine di dischi di artisti che spaziano dal rock, al jazz, alla musica classica.
L’esposizione, dal titolo Wall of Sound, curata da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, organizzata in collaborazione con Solares Fondazione delle Arti di Parma, Umbria Jazz e il Trasimeno Music Festival, presenta, attraverso oltre 100 fotografie, un’ampia panoramica del lavoro di un autore che, in più di quarant’anni di attività, ha immortalato autori del calibro di Fabrizio De André, di cui è stato uno dei fotografi personali, Lou Reed, Giorgio Gaber, Bob Dylan, Vinicio Capossela, Kate Bush, Vasco Rossi, Peter Gabriel, Enzo Jannacci, Riccardo Muti, Miles Davis e tanti altri.
Come scrive il curatore “Guido Harari possiede il raro talento di cogliere la personalità dei musicisti sia nel corso della performance sul palco sia nello svolgersi delle sedute – questa volta intime ed esclusive – durante le quali prendono forma i ritratti. Nell’uno e nell’altro caso il risultato è un’immagine iconica, che si deposita subito nell’immaginario collettivo e perde persino la propria connotazione cronologica. Accade con la Fender Telecaster alzata verso il cielo da Springsteen o con le contorsioni di Iggy Pop, così come con il ritratto ‘assai compreso di sé’ di Philip Glass o quello ironico di Ennio Morricone. Diviene difficile, se si conoscono queste immagini, non richiamarle automaticamente alla mente per prime ogni qual volta si senta o si pronunci il nome dei musicisti che le animano”.
Il catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale, contiene testi di Guido Harari e di Marco Pierini.
“Jazz goes to the Museum”, progetto elaborato per il museo da Umbria Jazz, proporrà inoltre una serie di nove concerti quotidiani - in programma a mezzogiorno, dal 14 al 22 luglio - nella sala Podiani della Galleria Nazionale dell’Umbria, uno degli spazi più prestigiosi ed evocativi della città.
Vi si alterneranno, tra gli altri, Danilo Rea, Antonello Salis & Simone Zanchini, Gianluca Petrella & Pasquale Mirra.
Grazie all’accordo stipulato tra il museo e i due festival, tutti gli appassionati di musica che si presenteranno alla Galleria Nazionale dell’Umbria con il biglietto di qualsiasi concerto del Trasimeno Music Festival (dal 29 giugno al 5 luglio) e di Umbria Jazz 2018 (dal 13 al 22 luglio) potranno visitare le collezioni e la mostra pagando il solo ingresso ridotto (€ 4,00).
La mostra non sarà visitabile venerdì 29 giugno, dalle ore 17.30 alle 19.30 e dal 14 al 22 luglio, dalle ore 11.30 alle ore 13.30, per consentire lo svolgimento dei concerti di Umbria Jazz.
Guido Harari. Note biografiche
Ispirato dai grandi fotografi di rock e jazz degli anni Cinquanta e Sessanta, Guido Harari si è affermato nei primi Settanta come fotografo e giornalista musicale. Nel tempo ha esplorato e approfondito anche il reportage, il ritratto istituzionale, la pubblicità, la moda e il graphic design dei propri libri.
Numerose le copertine di dischi firmate per artisti internazionali come Kate Bush, David Crosby, Bob Dylan, B.B. King, Ute Lemper, Paul McCartney, Michael Nyman, Lou Reed, Simple Minds e Frank Zappa, oltre ai lavori per Dire Straits, Duran Duran, Peter Gabriel, Pat Metheny, Santana e altri ancora. In Italia ha collaborato soprattutto con Claudio Baglioni, Andrea Bocelli, Angelo Branduardi, Vinicio Capossela, Paolo Conte, Pino Daniele, Fabrizio De André, Eugenio Finardi, Mia Martini, Gianna Nannini, PFM, Vasco Rossi, Zucchero e la Filarmonica della Scala.
È stato anche tra i curatori della grande mostra multimediale su Fabrizio De André, prodotta da Palazzo Ducale a Genova, e della mostra Art Kane. Visionary per la Galleria civica di Modena.
Ha realizzato diverse mostre personali tra cui la recente Wall Of Sound al Rockheim Museum, in Norvegia. Tra i suoi libri illustrati Fabrizio De André. E poi, il futuro (2001), Strange Angels (2003), The Beat Goes On (con Fernanda Pivano, 2004), Vasco! (2006), Fabrizio De André. Una goccia di splendore (2007), Fabrizio De André & PFM. Evaporati in una nuvola rock (con Franz Di Cioccio, 2008), Mia Martini. L’ultima occasione per vivere (con Menico Caroli, 2009), Gaber. L'illogica utopia (2010), Vinicio Capossela (2013), Tom Waits (2013), Pier Paolo Pasolini. Bestemmia (2015), The Kate Inside (2016).
Nel 2011 ha aperto ad Alba, dove risiede da anni, una galleria fotografica (Wall Of Sound Gallery) e una casa editrice di cataloghi e volumi in tiratura limitata (Wall Of Sound Editions), interamente dedicate all’immaginario della musica.