Guido Montauti – Ho fiducia nella mia fantasia

Informazioni Evento

Luogo
L'ARCA - LABORATORIO PER LE ARTI CONTEMPORANEE
Largo San Matteo , Teramo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
19/12/2021

ore 17

Artisti
Guido Montauti
Curatori
Umberto Palestini, Ida Quintiliani
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale.

Comunicato stampa

Un viaggio alla riscoperta del Guido Montauti pittore, del Montauti uomo, della sua storia e della sua fantasia. Un percorso artistico e personale che rivive grazie alla mostra “Guido Montauti, ho fiducia nella mia fantasia”, visitabile dal 19 dicembre al prossimo 1° maggio nelle sale de L’ARCA (Laboratorio per le Arti Contemporanee), in largo San Matteo a Teramo.
Il progetto, promosso dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Accademia Raffaello di Urbino, è sostenuto dalla Fondazione Tercas ed è organizzato e coordinato dall’associazione Culturale Big Match. I curatori dell’esposizione sono Ida Quintiliani e Umberto Palestini.
“Il progetto “Guido Montauti. Ho fiducia nella mia fantasia” è un’idea ambiziosa e complessa, che cerca di raccontare, attraverso la mostra e il catalogo, il percorso artistico di uno dei pittori più importanti della nostra provincia del ‘900 – afferma Ida Quintiliani – Nell’esposizione sono presenti una sessantina di opere che sono state selezionate in maniera ragionata e che seguono un percorso cronologico per cercare di ricostruire l’articolata e ricca produzione artistica del pittore. Così, dai primissimi disegni degli Anni ’30, fino agli ultimi quadri dipinti prima di morire, tra opere inedite e quelle già note al pubblico, abbiamo cercato di riflettere su un grande artista che ha ancora tanto da raccontare, tanto da far riflettere e sul quale ancora tanto bisogna dire”.
“La Mostra “Guido Montauti, ho fiducia nella mia fantasia” è un modo di ripensare all’artista e far sentire la sua “personale voce” – aggiunge Umberto Palestini - Il Catalogo, realizzato per l’occasione, vuole essere un racconto fedele del suo percorso artistico, estetico ed umano. L’obiettivo del progetto è privilegiare uno sguardo sull’opera di Montauti che diventa racconto di vita all’interno del grande universo dell’arte”.
LA MOSTRA. L’esposizione, curata da Ida Quintilani e Umberto Palestini, ha aperto i battenti ufficialmente domenica 19 dicembre, alle ore 17, con la cerimonia che si è svolta nella Sala Ipogea di Piazza Garibaldi, a cui ha fatto seguito la visita della mostra.
Al taglio del nastro sono intervenuti il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, l’assessore alla cultura, Andrea Core, la Fondazione Tercas e i curatori che hanno presentato anche il catalogo dedicato all’artista, edito da “Arti grafiche Della Torre” e realizzato proprio in occasione della mostra. Un volume nel quale è stato cercato di raccogliere la sconfinata produzione pittorica che Montauti ha lasciato, comprese alcune opere inedite che in pochi conoscono. Un libro che racconta la quasi totalità delle opere dell’artista, quindi, ma che, allo stesso tempo, traccia anche un percorso nella vita privata di Montauti: tra gli eventi, le storie e i luoghi che hanno segnato profondamente il suo lavoro e la sua personalità.
La mostra, che rientra all’interno del cartellone del “Natale Teramano”, è aperta al pubblico dal martedì alla domenica (dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19) ed è caratterizzata non solo dalla parte espositiva ma anche da diversi appuntamenti culturali (dibattiti, incontri e presentazioni), incentrati sulla figura di Montauti e sulla “sua” montagna, che verranno organizzati all’interno de L’ARCA durante tutto il periodo d’apertura.
Una volta conclusa la mostra di Teramo alcune delle opere esposte a L’ARCA saranno trasferite ad Urbino per essere parte di un nuovo allestimento, a partire dal 1° ottobre, all’interno del Museo “Casa natale di Raffaello”. Un’altra location di prestigio per far conoscere e riscoprire uno degli artisti più importanti del panorama pittorico teramano.
BREVE BIO DELL’ARTISTA. Guido Montauti nasce a Pietracamela il 25 giugno 1918 e comincia a dipingere, da autodidatta, giovanissimo. A soli 20 anni, nel 1938, tiene la sua prima personale, a Teramo, nel ridotto del teatro Comunale. Lo scoppio della guerra lo porta in diverse nazioni europee per poi finire in Francia dove dipinge olii di piccolo formato e numerosi acquarelli. Durante il suo soggiorno a Milano, nel 1946, conosce Carr e tiene una personale alla “Casa d'artisti”. Personale che ripeterà, due anni dopo, anche a Venezia, alla Galleria Sandri. Nel 1950 torna a Venezia, ancora una volta alla Galleria Sandri dove conosce Diego Valeri, con il quale nascerà, poi, una lunga amicizia. Nello stesso anno espone alla XXV Biennale di Venezia. L’anno successivo, dopo un'ulteriore mostra alla Galleria Sandri, Montauti raccoglie le opere degli ultimi sei anni in una personale alla Galleria San Fedele di Milano. Personale che ripeterà, poi, a Parigi, nella “Galerie Art Vivant”. Inizia qui il suo soggiorno nella capitale francese, a Montparnasse, dove conosce Salvatore Di Giuseppe, che diventerà il suo mecenate. A Parigi tiene un’altra personale, sempre alla “Galerie Art Vivant”, conosce Dubuffet, Matta, Pignon. Poi espone a Milano, alla Galleria Cairola e, nel 1955, il pittore teramano partecipa alla “Exposition des peintres italiens Paris”. Espone anche a Nantes, e al Salon d'Art Libre 1955, a Parigi. Nel novembre-dicembre Montauti espone ancora a Parigi, alla Galleria Creuze, presentato da Pierre Descargues. Nel 1958 il primo “ritorno a casa” con l’allestimento di una personale a Teramo e a Roma, alla Galleria Schneider. Nel 1963 fonda a Teramo il gruppo "il Pastore bianco", con il quale realizza alcune monumentali pitture rupestri nelle Grotte di Segaturo, nei pressi di Pietracamela, e decine di tele di grande formato che nel 1964 vengono esposte alla Galleria d'Arte del Palazzo delle Esposizioni, a Roma. Dopo una serie di iniziative artistiche e di ulteriori esposizioni a Teramo e in Italia, e dopo un breve periodo dedicato all’insegnamento, inizia un lungo periodo di isolamento che si protrae fino alla morte, avvenuta a Teramo il 14 marzo 1979.