Guido Pecci – Pink like a chewing gum
In mostra viene presentata una sorta di quadreria eterogenea appositamente studiata e realizzata, composta da quadri di piccolo e medio formato, eseguiti con differenti tecniche, compresi il disegno e il collage.
Comunicato stampa
Giovedi 20 marzo 2014 si inaugura la personale di Guido Pecci dal titolo “Pink like a chewing gum”, a cura di Alessandro Trabucco. In mostra viene presentata una sorta di quadreria eterogenea appositamente studiata e realizzata, composta da quadri di piccolo e medio formato, eseguiti con differenti tecniche, compresi il disegno e il collage. In questo modo gli accostamenti creano una visione d’insieme preliminare stimolando così l’osservatore ad avvicinarsi in seguito ai singoli lavori, procedendo verso una lenta scoperta dei dettagli e delle peculiarità di ciascuno di essi.
Guido Pecci ha realizzato negli ultimi anni dei cicli pittorici dedicati a celebri personaggi dei fumetti americani, ove il personaggio stesso impersonava simbolicamente l'artista ed era il protagonista della storia. Opere con colori vivaci e toni sgargianti, a voler sottolineare visioni spensierate e zuccherose.
In questa mostra personale sembra sia avvenuto un cambiamento, sia formale che cromatico. Non ci sono più visioni pop, ma sono direttamente i corpi, deformati, mutilati, cancellati a parlare dimostrando un disagio esistenziale che non ha più bisogno di metafore, ma va direttamente all'essenziale. Al contempo la tavolozza si è scurita per virare verso toni più terrosi e realistici, privilegiando composizioni semplici e quasi enigmatiche.
Scrive Alessandro Trabucco in catalogo :”L’artista diventa allo stesso tempo più minimale ma anche più criptico, aggiunge (come in precedenza, una caratteristica peculiare del suo lavoro) alcune scritte lapidarie, dei segni grafici, qualche indizio che potrebbe condurci da qualche parte, ma che invece conserva sempre un alone di mistero, un pensiero non espresso, un segreto inconfessabile.
Il colore rosa funge da elemento connettore visivo, serve a stemperare questa tensione continua, capace di portare allo sfinimento e di sfibrare anche il più forte dei caratteri; potrebbe essere il colore dell’effimero e della leggerezza o un espediente espressivo atto a riportare tutto su di un livello più sopportabile, spensierato e ludico.”
GUIDO PECCI | BIOGRAFIA
Guido Pecci nasce ad Alatri (Fr) nel 1975. Si diploma in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Vive e lavora tra
Alatri e Roma.
Principali mostre personali
2002 / “Paesaggi e altri luoghi” galleria Le Opere, Roma 2004 / “Landscape poems” Centro di Documentazione Ricerca Artistica Contemporanea Luigi Di Sarro, Roma (a cura di M. Bussagli, L. Rea) 2005 / “La casa di Giulia” galleria Studio Arte Fuori Centro, Roma (a cura di L. Rea) 2006 / “anno(t)tando” Fondazione Peano, Cuneo (a cura di E. Perotto, L. Rea, F. Zoccoli) 2007 / “Painting kills the mural stars” galleria Franco Riccardo Arti Visive, Napoli (a cura di E. Mascelloni e F. Riccardo) 2010 / “Don’t forget me!” galleria Romberg Arte Contemporanea, Roma (a cura di I. Bergantini e G. L. Marziani
2014 / “Nothing is forever” galleria Romberg Arte Contemporanea, Latina (a cura di I. Bergantini e F. Appetito); “Pink like a chewing gum” galleria Federico Rui Arte Contemporanea, Milano (a cura di A. Trabucco).