Günter Pusch – Motorrealismus
Dopo il successo del 2009, torna anche quest’anno negli spazi di Palazzo Albrizzi durante la 54. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia, il realismo simbolico dell’artista tedesco Günter Pusch. Il suo “Motorrealismus”, come recita il titolo della mostra, cattura il legame tra il percorso dell’uomo contemporaneo e il progresso scientifico e tecnico, mettendo in luce una costante sfida al superamento delle barriere imposte dalla natura, e la conseguente minaccia per la sopravvivenza umana.
Comunicato stampa
Dopo il successo del 2009, torna anche quest’anno negli spazi di Palazzo Albrizzi durante la 54. Esposizione Internazionale d’Arte – la Biennale di Venezia, il realismo simbolico dell’artista tedesco Günter Pusch.
Il suo “Motorrealismus”, come recita il titolo della mostra, cattura il legame tra il percorso dell’uomo contemporaneo e il progresso scientifico e tecnico, mettendo in luce una costante sfida al superamento delle barriere imposte dalla natura, e la conseguente minaccia per la sopravvivenza umana.
Le sue opere raccontano una realtà cruda: gli animali sono animati da motori e lo scenario naturale, esasperato, cerca di riappropriarsi dei suoi spazi con forza sovrastando le archeologie industriali; l’uomo diventa “uomo – macchina” e il suo sistema nervoso viene integrato da componenti meccaniche e da ingranaggi.
Forte è il riferimento alla città di Venezia con l’opera “U - Gondola”, una gondola sottomarino che reinterpreta uno dei simboli più antichi della realtà veneziana, spunto per una riflessione sull’inevitabile collasso provocato dallo sviluppo del polo industriale di Marghera. Proprio questa “gondola-icona” apre un’ulteriore lettura della realtà nelle opere di Pusch: l’evoluzione darwiniana di forme di sopravvivenza da parte del genere umano in situazioni di estrema necessità.
Günter Pusch (Landshut, 1962) che, dei suoi studi di disegno architettonico di scuola purista Bauhaus a Monaco di Baviera, ha mantenuto il rigore nell’indagine delle forme e degli spazi, con le sue istallazioni audio-video e opere in digital art sviluppa una formula pittorica in forte rapporto con il mondo della comunicazione delle arti visive e con altri campi della creatività. Si trasferisce in Italia nel 2002 ed espone con mostre personali e collettive in gallerie, fiere e workshop, in Germania, Austria, Svizzera e Italia, unendo alle influenze dell’arte italiana i trend contemporanei tedeschi. Vive e lavora tra Milano e Pavia.
La mostra “Motorrealismus” è un progetto multidimensionale, dove accanto ai lavori pittorici di Pusch co-abitano le sonorità sperimentali di Vittorio Achille (U-Inductio) e del pianista Paolo Malusardi.