Günther Förg
Considerato uno dei più importanti astrattisti tedeschi della sua generazione, il lavoro di Förg spazia dalla pittura alla scultura e alla fotografia.
Comunicato stampa
La galleria Giò Marconi è lieta di annunciare la prima mostra personale di Günther Förg negli spazi di via Tadino 15.
Considerato uno dei più importanti astrattisti tedeschi della sua generazione, il lavoro di Förg spazia dalla pittura alla scultura e alla fotografia.
In occasione della mostra saranno presentati una serie di grandi acrilici su tela, tutti realizzati tra il 2005 e il 2006, appartenenti alla fase matura dell’artista, nella quale prosegue il suo lavoro di espressione attraverso l’uso degli stilemi canonici della pittura astratta.
La continua intersezione di linee verticali e orizzontali, di cui Mondrian è considerato il padre fondatore, trova spazio sulle tele di Förg offrendosi in una serie di infinite variazioni, giocate attraverso la luminosità e la trasparenza dei colori, la relazione tra pieno e vuoto.
Il carattere delle sue composizioni è volutamente ambiguo: siamo di fronte a un’astrazione geometrica che al contempo evoca la schematizzazione figurativa di edifici, porte, finestre.
Non a caso l’interesse per l’architettura e i suoi moduli costitutivi è una costante nel lavoro di Förg: come fotografo la sua attenzione si concentra proprio sugli edifici, scegliendo i suoi soggetti tra le architetture del razionalismo italiano e del Bauhaus.
In pittura Förg dichiara una predilezione per l’uso dell’acrilico. Le motivazioni estetiche si intrecciano con le caratteristiche tecniche: lasciando poche tracce della pennellata permette infatti una colorazione piatta e omogenea. Inoltre asciugando rapidamente consente un’esecuzione veloce e, anche se fortemente diluito, mantiene un colore piuttosto intenso, corposo.
Per la mostra da Giò Marconi saranno presentate oltre 25 tele di grande formato, tra cui un monumentale lavoro del 2005 che invaderà con i suoi 12 metri di lunghezza una delle sale della galleria.
Günther Förg è nato nel 1952 a Füssen, in Germania; vive a Colombier, Svizzera.
Tra il 1973 e il 1979 si forma presso l’”Akademie der Bildenden Künste” di Monaco, dedicandosi soprattutto alla pittura monocroma; nei primi anni Ottanta sperimenta la scultura creando assemblaggi di lamine di alluminio dipinte e inzia a fotografare le architetture razionaliste, sottolineando I rapporti tra interno ed esterno. Nel 1980 la galleria Rüdiger Schöttle presenta la sua prima mostra personale.
Dal 1992 si dedica principalmente alla serie di dipinti e lavori su carta chiamata Gitterbilder (grid paintings), le cui origini sono da ritrovare nello schema compositivo dei precedenti Fenster-Aquarelle (window watercolors).
Negli anni Novanta inizia la sua attività come professore, prima ottenendo la cattedra presso lo ZKM Center for Art and Media di Karsrue (1993) poi all’Accademia di Monaco (1998).
I lavori di Förg sono stati presentati in diverse istituzioni internazionali, tra cui: Museum of Modern Art, San Francisco (1989), Musée d'Art Moderne, Paris (1991), documenta IX, Kassel (1992), Stedelijk Museum, Amsterdam (1995), Museo Nacional Centro Reina Sofia, Madrid (1998), Städtisches Museum Abteiberg, Mönchengladbach (1998), Tel Aviv Museum of Art (2003), Kunsthalle, Bremen (2006), Essl Museum, Klosterneuburg (2008), Fondation Beyeler, Basel (2009-2010).