Gustavo Diaz Sosa – De otramanera/Altrimenti
Gustavo Diaz Sosa racconta di un altro tempo, di uno spazio che vive in una dimensione particolare, quello della sua fantasia.
Comunicato stampa
L’artista, nato a Cuba(Sagua la Grande, 1983), laureato presso l'Accademia Nazionale di Belle Arti San Alejandro, L'Avana, Cubaè reduce da diverse esposizioni in Europa e in America centrale.
Gustavo Diaz Sosa racconta di un altro tempo, di uno spazio che vive in una dimensione particolare, quello della sua fantasia. Questa è la sua arte: i dipinti sembrano uscireda un inferno tempestoso, freddo. Non rappresentano una silenziosa architettura, sono immagini in cui il respiro è vissuto in una struttura surreale, spettrale, dislocatein un tempo qualsiasi e in unospazio indefinito e questo, certamente, non corrisponde con l'età del suo autore.
Un critico, Fernando Golvano, riferendosi a un'altra parte del suo lavoro, dice: "Quei paesaggi desertici, dove è assente nella maggior parte dei casi il segno diimpronte umane, evocano una preoccupazione per il deserto fisico e psicologico dal quale si espande una presenza nichilista reale ".
L’arte di Sosa è piena di misticismoedè sempre possibile riscontrare proprio nelle scelte formali e nella tecnica adottata unaricerca di comunicazione di equilibrio tra spiritualità e ragione.
Il protagonista del quadro "Il gran numero di mercati o la sete dicoloro che non vogliono vedere" sono le masse. Seguardiamo gli uomini disposti in fila, compatti, persi e disorientati ci accorgiamo che l’umanità si lascia manovrare e controllare da un burattinaio, da un potere trascendente o terreno, da unapotenza umana o divina, misteriosa e incombente.
Giancarlo Zanini
Galleria Spazio 6
Verona