Guy Lydster – Rebirthing
La peculiarità della narrazione di Guy Lydster sta nella sua capacità di rendere la complessità del lavoro consegnandoci gesti che ci appaiono minimi pur non essendo tali.
Comunicato stampa
- In un linguaggio saldo,limpido, scevro di sentimentalismi, che non indugia nello struggimento Lydster scontorna, dichiarandolo, quello che siamo e che possiamo tornare ad essere. I profili che presenta poco o nulla hanno ormai del profilo umano, ma siamo noi, certamente, quasi trasformati in ciottoli di fiume: scabri, ma potenzialmente fonte e contenitore di una forza che ha urgenza di uscire, di essere nuovamente. I profili premono e si tendono verso l'esterno, verso l'alto, mentre la base che appoggia è sottile ed è solo un pretesto di ancoraggio, necessario. Le forme che si palesano sulle superfici esterne, e le avvolgono, sono miti e violente allo stesso tempo, come la natura delle cose. Sono gli elementi nelle loro forme conosciute: roccia, vento, mare e torrenti, boschi, montagne, campi arati e prati piegati dal vento e soli e lune e stelle al culmine di una conca che attende solo di espandersi. Bozzoli inquieti che respirano violentemente.
La peculiarità della narrazione di Guy Lydster sta nella sua capacità di rendere la complessità del lavoro consegnandoci gesti che ci appaiono minimi pur non essendo tali. Una stilizzazione che non ci dichiara direttamente la complessità del senso, non ce lo consegna direttamente, ma allo stesso tempo ci offre la sua chiave di lettura. Spetta a noi coglierla.-
Patti Campani, gennaio 2014