Habitat. Relazioni trasversali

Informazioni Evento

Luogo
CASA DELLE LETTERATURE
Piazza Dell'Orologio 3, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì 9:30 - 19:00. Chiuso sabato, domenica e festivi

Vernissage
03/12/2019

ore 18.30

Biglietti

ingresso libero

Generi
arte contemporanea, collettiva

Il Collettivo Curatoriale composto dagli studenti della IX edizione del Luiss Master of Art, Master Universitario di I livello della Luiss Business School, con la supervisione scientifica di Achille Bonito Oliva, presenta HABITAT, mostra che riflette sul tema dell’habitat contemporaneo in relazione alla pratica artistica.

Comunicato stampa

“Una mostra può essere l’effetto di un gesto edonistico, piacevole, altre volte può avere la nobiltà, come in questo caso, di produrre delle forme capaci di suscitare una riflessione”.
Achille Bonito Oliva

GLI ARTISTI: GIORGIO ANDREOTTA CALÒ - CAROLA BONFILI - GOHAR DASHTI - ROBERTO GHEZZI - UGO LA PIETRA - MARGHERITA MOSCARDINI - CAROLIN LIEBL E NIKOLAS SCHMID-PFÄHLER - GUIDO SEGNI - SUPERSTUDIO e GIULIA BERRA - MARIA DI STEFANO - ELENA MAZZI finaliste della IV edizione del Premio Internazionale Generazione Contemporanea istituito dalla Luiss Business School.

Il Collettivo Curatoriale, composto dagli studenti della IX edizione del Luiss Master of Art, Master Universitario di I livello della Luiss Business School, con la supervisione scientifica di Achille Bonito Oliva, presenta HABITAT. Relazioni trasversali, mostra che riflette sul tema dell’habitat contemporaneo in relazione alla pratica artistica.
Dal 3 dicembre 2019 al 14 gennaio 2020 negli spazi della Casa delle Letterature, in piazza dell’Orologio 3 a Roma.

Il concetto di Habitat è rappresentato dalle opere di artisti di diversa generazione e linguaggio attraverso tre declinazioni del tema: Naturale, Urbano, Virtuale. Riflettono l’habitat naturale le opere di Giorgio Andreotta Calò, Gohar Dashti e Roberto Ghezzi. Quello urbano, Ugo La Pietra, Margherita Moscardini e Superstudio. L’habitat virtuale Carola Bonfili, Carolin Liebl con Nikolas Schmid-Pfähler e Guido Segni. Pittura, scultura, fotografia, video e installazioni sono dislocate negli spazi interni ed esterni del prestigioso complesso borrominiano della Casa delle Letterature.

In mostra anche le opere di Giulia Berra, Maria Di Stefano e Elena Mazzi, finalisti della IV edizione del Premio Internazionale Generazione Contemporanea istituito dalla Luiss Business School per promuovere l’arte contemporanea italiana e straniera, sostenere gli artisti under 35 e dare vita alla collezione permanente d’arte contemporanea della Scuola.
Durante l’inaugurazione sarà annunciato il vincitore scelto da una giuria presieduta da Achille Bonito Oliva.

Il Collettivo Curatoriale ha compiuto tutti i passaggi progettuali e organizzativi della mostra, dal concept alla scelta degli artisti, dagli allestimenti alla comunicazione, fino alla redazione di un catalogo. Il volume si articola in quattro fascicoli che ripercorrono ed espandono i contenuti della mostra sottolineando la divisione teorica in Naturale, Urbano e Virtuale.

“Habitat è uno stato attivo. Un meccanismo di funzionamento delle cose, che deve essere dinamico per poter evolvere. Come l’uomo. A ben guardare, la specie umana è l’unica in grado di creare delle condizioni endogene che facilitino la vita in un certo luogo, e allo stesso tempo, di adeguarsi alle condizioni allogene che si trova a dover affrontare: l’umanità non solo si adatta all’habitat in cui si trova, ma lo modifica in modo da renderlo più funzionale. Questo si sviluppa come una fitta trama di interconnessioni di diversa natura che, compenetrandosi, si influenzano e si alimentano a vicenda. Relazioni trasversali che toccano più piani dell’esistenza: Naturale, Urbano, Virtuale. Nella traduzione nel linguaggio dell'arte contemporanea, queste tre ramificazioni vogliono mettere in risalto come questi habitat differenti ma complementari, siano dispensatori di risvolti estetici e possano rivestire un ruolo attivo nella definizione dell'opera d’arte”.

Anche la scelta della sede espositiva è coerente alla complessità del tema. La Casa delle Letterature di Roma Capitale, diretta da Maria Ida Gaeta, è uno dei più importanti centri di interazione tra le letterature, le arti e i linguaggi della comunicazione culturale. La mostra sarà accompagnata, nell’arco della sua durata, da un ciclo di tre conferenze con l’intento di indagare il tema dell’habitat con un approccio interdisciplinare: martedì 10 dicembre l’intervento del critico e studioso dei rapporti tra arte, cinema e media Valentino Catricalà, giovedì 18 dicembre di MeP - Movimento Emancipazione della Poesia e giovedì 9 gennaio di Paolo d’Angelo, professore di Estetica all’Università di Roma Tre. Nel corso della serata inaugurale del 3 dicembre si svolgerà la performance “Oh boy! Body Nobody” di Jacopo Miliani.

Il Collettivo Curatoriale è composto da: Laura Bertani, Maristella Burchietti, Giulia Caropreso, Stefania Catapano, Maria Anna Chiatti, Giulia Chiocchio, Cristina Corbò, Carolina Di Giacomo, Eugenia Formisano, Virginia Fungo, Arianna Gabrielli, Iris Gentili, Alice Lo Curcio, Flavia Lorusso Caputi, Silvia Mangia, Martina Margioni, Ilaria Marra, Margherita Meda, Costanza Mirto, Costanza Morera, Davide Silvioli, Giulia Sorani, Carlotta Spinelli, Adriana Talia, Anastasia Vicari, Francesca Ziroli Aprile.

La mostra è organizzata con il contributo di Accademia Filangieri - Della Porta e 3E, Environment Energy Economy, e con la collaborazione di Casale del Giglio.