Hanne Blitz – The acanthus series
La Galleria Gino Marotta presenta la prima mostra personale italiana di Hanne Blitz, pittore di origine olandese che vive e lavora in Svizzera, nei pressi del Lago di Ginevra, un progetto che ha un valore speciale per gli insegnamenti e le ricerche che contraddistinguono il Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione dell’Università del Molise, di cui il Museo Laboratorio ARATRO è parte attiva.
Comunicato stampa
La Galleria Gino Marotta presenta la prima mostra personale italiana di Hanne Blitz, pittore di origine olandese che vive e lavora in Svizzera, nei pressi del Lago di Ginevra, un progetto che ha un valore speciale per gli insegnamenti e le ricerche che contraddistinguono il Dipartimento di Scienze Umanistiche, Sociali e della Formazione dell’Università del Molise, di cui il Museo Laboratorio ARATRO è parte attiva.
Blitz, che ha studiato archeologia e frequenta il Molise da anni, espone infatti un nuovo ciclo di opere realizzato appositamente per questa mostra, quadri in cui l’artista si concentra, con evidenza quasi iperrealista, sul contrasto tra la permanenza delle antiche architetture classiche e le strutture del mondo attuale che segna le nostre città, un incontro tra la storia e il presente che si risolve spesso in modi contraddittori.
Con uno stile rigoroso e raffinato, Blitz crea dunque immagini di forte concentrazione iconica, in cui i particolari classici si innestano come presenze enigmatiche all’interno di uno, spesso straniato, contesto contemporaneo, sollecitando la nostra attenzione sul modo in cui, in diversi luoghi del Mediterraneo, viene conservata l’eredità del mondo antico, sul modo in cui ci rapportiamo con la grande tradizione classica e con la silenziosa ma incombente permanenza di un millenario DNA culturale.
Hanne Blitz spiega così il titolo della mostra: «Perché The Acanthus Series? Molte specie di Acanto crescono nel bacino del Mediterraneo. Questa pianta non ha bisogno di essere piantata ogni stagione, ciò ha portato a trasformarla, nel mondo antico, in un simbolo di guarigione, di lunga vita e di immortalità. Non è una sorpresa, quindi, che la pianta di Acanto spesso appaia come motivo decorativo in architettura, come ad esempio nel Pantheon e nel tempio di Adriano a Roma; credo dunque che le foglie di Acanto siano un simbolo per lo sforzo di preservare il nostro patrimonio».
I visitatori saranno così invitati a entrare nell’installazione creata dai quadri di Blitz e a scoprire proprio il motivo decorativo di acanto che, come un legame concettuale e simbolico, attraversa tutte le opere esposte.
www.hanneblitz.com
Fotografie di Civico 32 Studio.
In collaborazione con Cantine D’Uva, Larino; Ischia Sapori, Ischia; Olio Pignatelli, Monteroduni.