Informazioni Evento

Luogo
CASA DI VETRO
Via Luisa Sanfelice 3, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Da lunedì a sabato dalle 14.30 alle 19.30

Vernissage
02/11/2013

ore 11

Biglietti

ingresso libero

Artisti
Hans Andre\'
Curatori
Marcello Cazzaniga
Generi
arte contemporanea, personale

L’esposizione e’ composta da una quindicina di dipinti, frutto di un’analisi che l’artista ha saputo compiere del mondo che ci circonda, sempre piu’ legato a valori effimeri.

Comunicato stampa

L’EVENTO - Presso La Casa di Vetro di via Luisa Sanfelice 3, prodotta da Camaver Kunsthaus, si inaugura il 2 novembre 2013 dalle 11 alle 19 (ingresso libero) la mostra personale di Hans André. Aperta fino al 15 novembre, l’esposizione è composta da una quindicina di dipinti, frutto di una intelligente analisi che l’artista ha saputo compiere del mondo che ci circonda: sempre più legato a valori effimeri. L’artista ci presenta la realtà in maniera teatrale, con inquadrature televisive, un mondo virtuale e caotico che amplifica e santifica i mali del nostro tempo riproponendoceli all’infinito fino a giungere al punto che vengono digeriti e assimilati come normalità. L’artista ci comunica con tutta la forza di cui è capace il suo senso di estraniamento: simbolismo, immaginazione e realtà si mischiano nel suo inconscio e ciò che ne scaturisce è un misero spettacolo della nostra umanità. Queste immagini mettono in moto la nostra coscienza, il nostro pensiero critico: possiamo essere qualcosa di diverso dalle marionette rappresentate da Hans André, possiamo trovare una realtà meno piatta e claustrofobica, possiamo trovare il nostro spessore umano e dare un colore alla nostra vita.

HANS ANDRÈ – Nato nel 1950, vive e lavora a Stoccolma, in Svezia. I suoi inizi sono nel campo della grafica con un progetto biennale presso la Royal Swedish Academy: da questo progetto il suo lavoro è continuato fino ad arrivare alla pittura, iniziando ad esporre sin dal 1970. Le opere di quest’artista rientrano nell’ambito dell’arte figurativa, con influenze sia dal simbolismo ma soprattutto dall’espressionismo più psicologico. Le tinte sono piatte ma molto accese con un gran uso di rossi, gialli e arancioni, in netto contrasto con il grigio dei fondi e delle sagome nere. Il simbolismo di queste rappresentazioni colpisce per la violenza e la brutalità estetica che l’artista sceglie di adottare, prediligendo la sintesi e il pathos, lo stesso che viene adottato anche per le ambientazioni: scarne, essenziali ma dai grandi contrasti cromatici. Queste opere brutali e grottesche non possono che innescare nell’osservatore un processo di critica e riflessione nei confronti della società che ci circonda: fredda, superficiale, psichedelica, alienante. Le figure che l’artista crea insieme alle ambientazioni arrivano direttamente dal suo vissuto e sono influenzate dall’ambiente socio politico. Hans Andrè diventa testimone del proprio tempo, delle nostre inquietudini, del degrado sociale che stiamo affrontando e lo traduce in maniera molto efficace attraverso le scene che ci propone nelle sue tele. La creatività, la capacità espressiva coniugate con senso critico e analitico agiscono come un vento innovatore e impetuoso in grado di colpire le nostre menti e i nostri animi per non lasciarci indifferenti di fronte alle brutture della vita contemporanea.