Heimo Zobernig
L’artista austriaco Heimo Zobernig, per la sua prima personale romana presso Indipendenza Roma, presenta una serie nuova di lavori 2 x 2 m monocromatici, utilizzando l’interference paint.
Comunicato stampa
L’artista austriaco Heimo Zobernig, per la sua prima personale romana presso Indipendenza Roma, presenta una serie nuova di lavori 2 x 2 m monocromatici, utilizzando l’interference paint.
Inoltre, saranno presentati tre opere di specchi, anch’essi da considerare come monocromi.
I colori prodotti tramite questa tecnica variano a seconda dell’angolo di osservazione e illuminazione e si alternano ai loro colori complementari a seconda della variazione d’angolo.
Zobernig confessa che è stato l’interesse sulla teoria dei colori e sul sistema dell’ordine dei colori che principalmente lo guidò verso i monocromi - dipinti in effetti anche nudi, vuoti - ed infine anche monocromi neri.
Tale mossa pittorica che coincide con l’artista avventurandosi con l’uso del display come format e medium delle opere, dove il monocromo diventa un elemento tra tanti altri - sculture, schermi, video, mobili, ma anche interventi nello spazio -parti di una riflessione più larga sui lasciti dell’estetica Moderna e sul contesto della loro mise en scène.
Qui tuttavia, si tratta anche delle qualità intrinseche della pittura stessa - di interferenza, con la sua tipologia farsesca imprinta di effetti chiaroscuro - che incorpora e riflette i vari approcci versatili e stratificati della pittura tipica della pratica dell’artista. Si evince immediatamente un materiale mero, il suo oggetto stesso, e nello stesso tempo un supporto per una questione ancora aperta circa la capita' di essere un luogo, un sito della resistenza.
Come lo stesso Zobernig afferma “ Un quadro non è sempre osservato da un punto di vista ideale”..