Heinz Homatsch – Desert is freedom music is life
Il viaggiatore fotografo viennese presenta la mostra fotografica “Desert is freedom, music is life” che verrà allestita presso i locali di Cacio & Pere a Siena.
Comunicato stampa
A Siena la magia e le suggestioni del deserto. Dal 7 al 21 febbraio 2014 artisti internazionali che operano in campi culturali diversi, s’incontrano nella città del Palio per raccontare il mondo dei Tuareg. Dalle foto di HEINZ HOMATSCH alla musica di Omara Moctar in arte BOMBINO, Siena si offre come luogo ideale per raccontare le suggestioni del Sahara.
L’iniziativa che nasce dell’associazione culturale The BSide, in collaborazione con Università degli Studi di Siena, vuole aprire una finestra sulla vita Tuareg e sulla musica come elemento culturale e identitario del popolo del deserto.
Il “viaggiatore fotografo” viennese HEINZ HOMATSCH presentata la mostra fotografica “Desert is freedom, music is life” che verrà allestita presso i locali di Cacio & Pere a Siena (7/21 febbraio, via dei Termini, 70, tutti i giorni tranne la domenica dalle ore 10 alle 22, info 0577 226804 - 3316420975)
Heinz Homatsch è nato a Vienna ma trapiantato in Toscana, a Casole d'Elsa in provincia di Siena è un fotografo di fama internazionale e ha ricevuto moltissimi premi in tutto il mondo. Il percorso fotografico di “Desert is freedom, music is life” si snoda tra le immagini della città di Timbuktu e della sua biblioteca oggi distrutta, i ritratti del popolo Tuareg e dei loro accampamenti nel deserto per soffermarsi sul Festival du Desert in Mali che evento culturale e musicale.
Cuore dell’evento senese sarà il concerto dell’artista Omara Moctar in arte BOMBINO che avrà luogo venerdì 14 febbraio alle ore 22, presso l’Auditorium Sonar a Colle val d’Elsa (Colle Val d'Elsa – SI, via Talamone 1 a; info 3387365036, www.sonarlive.com)
Lo chiamano blues del deserto, quello del 33enne chitarrista e cantante Bombino. Omara, Tuareg berbero parte di quelle comunità che vivono di pastorizia nomade attraversando i territori desertici del Niger, è balzato agli onori della cronaca grazie a Dan Auerbach (frontman di Black Keys), che ha portato l’artista sahariano a Memphis per registrare il suo terzo strepitoso disco che propone le sonorità universali capaci di unire nord e sud del mondo.