Heinz Schattner – Carpe Diem

Informazioni Evento

Luogo
STATUTO 13
Via Statuto 13, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Dal martedì al sabato 11-19

Vernissage
11/02/2015

ore 18,30

Artisti
Heinz Schattner
Uffici stampa
SPAINI & PARTNERS
Generi
fotografia, personale

La poetica di cui si è avvalso in questo nuovo progetto è certamente intrisa di una forte componente surreale che, se coniugata debitamente ai meandri della psiche umana, si connota di un elemento intenso, quasi fuorviante, ma mai scontato: lo shock visivo e sensoriale.

Comunicato stampa

Un mondo onirico e visionario è imprigionato nelle pellicole di Heinz Schattner.
Il noto fotografo tedesco, di adozione italiana, torna dall’11 al 24 febbraio 2015, in Galleria STATUTO13, nel cuore di Brera, con una serie di scatti attribuibili sia al suo passato sia alla sua creatività contemporanea.

La poetica di cui si è avvalso in questo nuovo progetto è certamente intrisa di una forte componente surreale che, se coniugata debitamente ai meandri della psiche umana, si connota di un elemento intenso, quasi fuorviante, ma mai scontato: lo shock visivo e sensoriale.
Vuole cogliere l’attimo - Carpe Diem appunto - e l’istante funesto, velocissimo di quella sensazione e di quella vibrazione percepite in quel preciso momento e non in un altro.

Dai Landscapes bianchi e neri catturati di fronte al mare di Capri a quelli tipicamente siciliani, Heinz Schattner “ruba” momenti, luci, panorami per poi donarli al fruitore con generosa e intensa intuizione.

I ritratti, invece, sono oltremodo contrastanti nell’aspetto e nel contenuto: l’impeto viscerale dell’animo si lega al passato e con un “candore” quasi temerario ma puro come quello di un bambino che si appresta alla sua fase ludica. Tutto è dunque emanato tout court nella composizione fotografica; quasi a volerci coinvolgere emotivamente.

Ecco infine i moderni Still Life (nature morte): talmente irriverenti e fuori dai contesti ai quali siamo abituati.

Si può dunque affermare che surreali sono le opere che Heinz Schattner ci presenta, proprio perché sono il risultato finale non di un intento estetico, bensì di una liberazione dei propri istinti irrazionali e dunque della sua sfera creativa.

Per cogliere e poter osservare in particolare alcune delle novità sbalorditive in tutta la loro potenza non rimane che prendere parte allo spettacolo immaginifico e possibilmente cruento dell’intima wunderkammer nel cui spazio si potrà assistere ad una moderna via crucis tutta volta al femminile dove si toccano i temi della violenza e della discriminazione. Una corona di spine come tacito simbolo passa come testimone tra le mani delle protagoniste delle immagini ricche di pathos e disperazione che saranno esposte in una sorta di “black box”.