Hic
z2o project è lieta di annunciare la riapertura della stagione espositiva con la mostra collettiva HIC, a cura di Saverio Verini e Michele Tocca.
Comunicato stampa
HIC
a cura di Saverio Verini / Michele Tocca
Olivo Barbieri / Giovanni de Cataldo / Alessandra Giovannoni / Pesce Khete / Jacques Julien / Stella Laurenzi / Jacopo Martinotti / Calixto Ramírez Correa / Alessandro Sarra / Michele Tocca
z2o project
Via Baccio Pontelli 16
Opening venerdì 10 settembre | h. 16-20
10 settembre > 24 settembre 2021
z2o project è lieta di annunciare la riapertura della stagione espositiva con la mostra collettiva HIC, a cura di Saverio Verini e Michele Tocca. Nata da un fitto scambio di suggestioni letterarie, cinematografiche e artistiche in generale, HIC si propone di fornire uno sguardo multiforme sulla città di Roma attraverso le opere di dieci artisti.
Roma è “una città in cui tutto è già accaduto”, come ha scritto recentemente Nicola Lagioia nel libro La città dei vivi. Eppure non cessa mai di suggerire indizi e metafore visive, di manifestare la sua grazia ingombrante e indecifrabile, che si esprime in giornate assolate passeggiando sul Lungotevere, ma anche negli ingorghi stradali quando piove, tra cantieri di lavori in corso e sanpietrini divelti.
Roma frammentaria, tragica e poetica: una complessità vertiginosa e conflittuale che non obbedisce ai cliché della “Città Eterna”, ma nemmeno alla retorica della “capitale del degrado”. È forse per questo che, negli ultimi tempi, Roma sembra destare di nuovo una curiosità crescente, esercitando un’attrattiva e una forte influenza sull’immaginario degli artisti.
HIC intende proporre un ritratto stratificato e viscerale della città. Un percorso formato da opere in cui si possono sentire Roma e il suo paesaggio, la sua natura dormiente ma non addomesticata, l’autoironia, la disillusione, il richiamo al passato glorioso che non impedisce di trovare tracce di monumentalità – per quanto fragile – nel presente.
La selezione comprende artisti nati e cresciuti a Roma, insieme ad altri che l’hanno eletta nel tempo città adottiva, ma anche autori di passaggio o in residenza nelle accademie straniere. Una commistione di artisti stanziali, che conoscono la città come le proprie tasche, e altri che ne hanno colto il carattere nonostante la permanenza temporanea. I dieci artisti sono: Olivo Barbieri (Carpi, 1954), Giovanni de Cataldo (Roma, 1990), Alessandra Giovannoni (Roma, 1954), Pesce Khete (Roma, 1980), Jacques Julien (Lons-le-Saunier, Francia, 1967), Stella Laurenzi (Roma, 1989), Jacopo Martinotti (Milano, 1995), Calixto Ramírez Correa (Reynosa, Messico, 1980), Alessandro Sarra (Roma, 1966), Michele Tocca (Subiaco, 1983).
Spaziando dall’installazione alla fotografia, dal video alla pittura, le opere in mostra restituiscono uno sguardo obliquo su Roma e le sue suggestioni, presentando un ritratto frammentario e antiretorico della città. HIC è accompagnata da una pubblicazione autoprodotta che include estratti di libri, racconti, poesie, dialoghi di film e immagini raccolti nei mesi precedenti dai curatori: una specie di antologia nella quale testi e opere trovano corrispondenze inattese, rispecchiandosi e rilanciandosi in maniera reciproca.