Hidetoshi Nagasawa / Opus liber

Informazioni Evento

Luogo
BUILDING
via Monte di Pietà, 23, 20121 , Milano, Italia
Date
Dal al
Vernissage
04/04/2024
Artisti
Hidetoshi Nagasawa
Curatori
Angela Madesani, Giorgio Verzotti
Uffici stampa
DDL STUDIO
Generi
arte contemporanea, personale, collettiva
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Due mostre: una grande retrospettiva dedicata a uno dei più grandi artisti operanti in Italia dalla fine degli anni Sessanta e la mostra collettiva Opus liber a cura di Angela Madesani, un viaggio nella storia dell’arte attraverso il libro.

Comunicato stampa

BUILDING presenta, dal 4 aprile al 20 luglio 2024, Hidetoshi Nagasawa. 1969-2018, una grande
retrospettiva a cura di Giorgio Verzotti, dedicata a uno dei più grandi artisti operanti in Italia dalla
fine degli anni Sessanta.
Attraverso una selezione di circa 40 opere, l’esposizione intende documentare in sintesi l’intero
arco dell’attività dell’artista: dai video che testimoniano le sue performances degli inizi (per
certi versi affini alle operazioni delle coeve Land e Body Art), passando per le prime sculture, dove
il gesto è sempre implicato come prima matrice, fino ad approdare alle sculture di grandi
dimensioni spesso giocate su equilibri arditi – che sono state la cifra più tipica di Nagasawa.
Hidetoshi Nagasawa (1940-2018), giapponese di origine benché nato in Manciuria (Repubblica
Popolare Cinese) ma italiano d’adozione, visse nel nostro Paese per più di cinquant’anni,
arrivando a Milano nel 1967. Entrò in contatto con artisti quali Enrico Castellani, Antonio Trotta,
Mario Nigro e soprattutto Luciano Fabro, con cui fondò a Milano la Casa degli Artisti.
In quei primi anni partecipò alle ricerche più radicali dell’epoca, per poi dedicarsi al linguaggio
specificamente scultoreo, ma sempre con un intento innovativo. Il maggior contributo di
Nagasawa ai linguaggi dell’arte occidentale è stato il tentativo di fusione fra la nostra cultura
e quella orientale, tentativo assolutamente riuscito e produttivo di opere di grande valore
formale.
Le opere presentate da BUILDING sono state concepite e realizzate dall'artista in base al
principio del MA, un concetto che appartiene alla filosofia Zen e che si può identificare col
nostro concetto di intervallo o di vuoto – un vuoto non inerte bensì generativo di energia e di
forma. È il caso di Colonna (1972), opera in marmo sviluppata a pavimento e costituita da
segmenti di colore diverso, provenienti da luoghi diversi, inframmezzati da minimi ma visibili spazi
vuoti. “In quel piccolo spazio” – ha scritto l’artista – “si chiude la distanza dei loro viaggi e la loro
storia”.
Inoltre, sono esposte due opere che declinano in modo diverso il tema della barca – Barca (1980-
81, marmo, terra, albero) e Barca (1983-85, ottone e carta) – e della connessa idea del viaggio,
molto presente nei lavori di Nagasawa e non certo sorprendente, basti pensare che è arrivato nel
nostro paese dal Giappone in bicicletta!
Infine, la mostra comprende anche una scelta fra i numerosi lavori su carta dell’artista e tre
sculture inedite in marmo, esposte al pubblico per la prima volta in assoluto: Ermafrodito,
Cubo e Nastro, tutte datate 2012.
Attraverso questa selezione di opere, l'esposizione intende sottolineare in particolare due
caratteristiche distintive di Nagasawa: la sua attenzione verso i rapporti fra l’opera e
l’architettura e la sua visione quasi utopistica di una scultura apparentemente priva di peso, al
punto da stare sospesa nello spazio e sembrare leggera anche quando raggiunge dimensioni
monumentali.

Dal 4 aprile al 18 maggio 2024 BUILDING TERZO PIANO presenta la mostra Opus liber a cura
di Angela Madesani, un viaggio nella storia dell’arte attraverso il libro mediante una significativa
scelta di libri-opera degli ultimi sessant’anni.
La mostra riunisce in un’unica sede una selezione di opere vere e proprie realizzate sotto forma
di libro da artisti di fama internazionale, tra i quali: Vincenzo Agnetti, Yuval Avital, Carlo
Benvenuto, Alighiero Boetti, Michele Ciacciofera, Daniela Comani, Marilisa Cosello, Fabrizio
Cotognini, Thomas De Falco, Lucio Fontana, Sabrina Mezzaqui, Elena Modorati, Maurizio
Nannucci, Luca Pancrazzi, Giulio Paolini, Elisabeth Scherffig, Serena Vestrucci, Giorgio Vigna.
Il libro-opera ha la caratteristica intrinseca di essere stato creato unicamente sotto la
responsabilità dell’artista. Per tali motivi, ognuno di essi è un momento fondante della pratica
speculativa e operativa degli artisti in mostra.
Opus liber offre diverse prospettive di lettura del libro-opera, prodotto con materiali diversi che
vanno dalla carta alla stoffa, e attraverso una pluralità di linguaggi: dal disegno a china alla pittura,
dall’incisione con taglierino alla macchina da scrivere, dalla stampa al ricamo.