Hirotsugu Aisu – La forma. Il vuoto
Una ricerca figlia della nostra contemporaneità le cui radici sono, tuttavia, da ricercare nel substrato culturale giapponese, paese di origine dell’artista.
Comunicato stampa
La forma non è che vuoto, il vuoto non è che forma; ciò che è forma è vuoto, ciò che è vuoto è forma: è questo il presupposto sul quale si innesta l’intera ricerca artistica ed estetica di Hirotsugu Aisu; una ricerca figlia della nostra contemporaneità le cui radici sono, tuttavia, da ricercare nel substrato culturale giapponese, paese di origine dell’artista.
L’interesse per il mezzo tecnologico si fonde, infatti, armoniosamente con riflessioni legate alla filosofia, alla fisica quantistica, allo studio dell’universo, alla sua nascita e alla sua morte.
Le video istallazioni e le light box creano un ambiente immersivo dal quale lo spettatore ne esce quasi disorientato, ipnotizzato dalle fantastiche geometrie create da Hirotsugu Aisu.
Quella proposta è una videoarte generativa, dinamica, capace di intrattenere lo spettatore, di incuriosirlo, di spingerlo ad aspettare sempre il frame successivo per comprendere l’evoluzione della creazione artistica. Non esiste, infatti, un frame uguale a quello che lo precede o a quello che lo segue: partendo dalla geometria piana Hirotsugu Aisu elabora un flusso ininterrotto di immagini sempre più complesse, sempre più sofisticate che riescono a dare forma al vuoto.
È arte che genera arte, un’opera che è il prodotto di un sistema autonomo, individuato dall’artista, in grado di determinare le sue caratteristiche formali, coloristiche e sonore.
L’interesse di Hirotsugu Aisu per l’astronomia, per l’universo e la sua evoluzione, trova una significativa espressione nelle sue light box: elaborazioni grafiche/geometriche di corpi celesti, di nebulose, nelle quali il vuoto, le forme e i colori rielaborano tematiche prettamente scientifiche attribuendo loro nuovi ed inesplorati valori estetici. I neon che circondano questi lavori contribuiscono a restituire l’idea di opere che non si limitano ad occupare la superficie della parete quanto piuttosto invadono lo spazio stabilendo relazioni e rimandi continui con il fruitore.
L’intera ricerca artistica di Hirotsugu Aisu, il suo desiderio di sperimentare nuove modalità espressive derivanti da un sapiente uso del mezzo tecnologico, muove dalla volontà dell’artista di indagare ed ampliare i campi della creatività umana, obiettivo non conseguibile, ai giorni nostri, se non attraverso l’utilizzo di strumenti informatici.