Histery of Art
La scrittura nelle loro opere assume una valenza “politica”, pur non abbandonando mai l’ironia e l’elemento poetico, cristallizzandosi in statement dal sapore dolce-amaro, dichiarazioni d’intenti, rivelazioni di stati d’animo.
Comunicato stampa
UNA è lieta di annunciare Histery of Art, un progetto espositivo con tre artisti che condividono un comune interesse nell'utilizzo della parola e della scrittura come medium: Stefano Calligaro (1976, Cividale del Friuli); Josep Maynou (1980, Barcellona) e Italo Zuffi (1969, Imola). La scrittura nelle loro opere assume una valenza "politica", pur non abbandonando mai l'ironia e l'elemento poetico, cristallizzandosi in statement dal sapore dolce-amaro, dichiarazioni d'intenti, rivelazioni di stati d'animo.
Gli artisti in mostra danno vita a una forma di storytelling, in cui la riflessione sul'Io e la propria individualità - di uomo e artista - è centrale e diventa il punto di partenza per aprire a una dimensione collettiva. Una vena di autoironia e uno sguardo a volte amaro, a volte sarcastico, nei confronti di se stessi, della sfera privata e intima, ma anche del rapporto con l'altro e con la società, è ricorrente nel corpus di lavori presentato, dove la potenza della parola, scritta, incisa, disegnata, ricamata..., emerge come amplificatore delle pratiche artistiche, ma anche come strumento prediletto per trasmettere in chiave poetica idee, pensieri, sensazioni.
Il titolo della mostra, Histery of Art, proviene dalla serie delle Poetricks di Stefano Calligaro: una poesia volutamente sgangherata, ironica, assurda e anti-poetica attraverso la quale l'artista interroga non solo il valore della scrittura (e dei suoi contenuti) ma anche il valore e il significato del gesto artistico e dell'essere artista oggi. Giochi verbali brevi e diretti, le Poetricks sono parole che vivono (o si nascondono) all'interno di altre parole, in attesa di emergere in superficie e di essere “materializzate” in collaborazione con galleristi, curatori, artisti, ai quali viene affidato il compito di produrre e distribuire, senza specifiche istruzioni impartite da Stefano, l'opera fisica stessa. Per UNA la materializzazione avviene sottoforma di una T-shirt disponibile in multiplo di 100, una serie di poster e stampe A3 e un acrilico su tela, la cui realizzazione pratica è stata affidata a Josep, altro artista presentato in mostra.
Gioiosamente colorato, il lettering che attraversa la produzione di Josep Maynou è l'alfabeto con cui l'artista, moderno cantastorie, racconta vicende più o meno reali, che partono sempre dal suo vissuto per poi sfociare in situazioni tra l'assurdo, il comico, il dolce e lo struggente. Qualsiasi oggetto di uso quotidiano può diventare la base per le opere di Maynou: gli involucri delle barrette di cioccolato, tappeti, taglieri in legno incisi con il pirografo, vestiti e utensili personali; ognuno di essi viene rielaborato, riassemblato e personalizzato, divenendo una sorta di “quaderni per gli appunti” che racchiude schizzi, idee per lavori non ancora realizzati, stralci di conversazione che sembrava importante non dimenticare.
La parola, scritta o letta, è presente nelle opere di Italo Zuffi sin dagli esordi della sua carriera con una forte valenza poetica, che aiuta a declinare una riflessione, a volte dura, sulle dinamiche di inclusione/esclusione e di competizione che caratterizzano il sistema dell'arte. Con sguardo invece più mirato sull’individuo e i suoi modelli comportamentali, l'opera Civilizzarsi, realizzata nel 2022 in occasione della mostra Fronte e retro a Banca di Bologna, si compone di una serie di targhe, esposte nella forma di terzine (tesi-sintesi-antitesi), su cui sono incise una serie di azioni quotidiane che hanno come risultato il “rendersi civili”, ad esempio: Si sveglia / Si fa una doccia / Si sta civilizzando
Si auto-accusa / Si assolve / Si sta civilizzando
Smarrisce un pin code / Ne richiede uno nuovo / Si sta civilizzando
Come esercizi quotidiani, le terzine sembrano scandire un percorso di maturazione personale, di autoconsapevolezza, di sviluppo della capacità di vivere sociale, che passa attraverso l'uso della parola e della poesia, non abbandonando mai un'acuta lettura della realtà dei nostri tempi, spesso con una vena di sottile critica e resistenza a dinamiche di controllo.
UNA è lieta di segnalare che, nella stessa serata di sabato 22 aprile, inaugurerà presso XNL Arte la mostra Piacenza - Los Angeles. Libri d'arte e poesia (1991-2008) dall' archivio di Michele Lombardelli. Da un'idea di Paola Nicolin e Michele Lombardelli, la mostra è il primo episodio di una ricognizione sul tema del libro come forma d'arte a partire da collezioni e archivi d'artista. Alle ore 20 ci sarà una performance sonora di Michele Lombardelli e Luca Scarabelli (Untitled Noise).