Hokusai Hiroshige – Oltre l’onda

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO
Via Dell'archiginnasio 2, Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

unedì: 09:00 – 19:30
Martedì: CHIUSO
Mercoledì - Venerdì: 09:00 – 19:30
Sabato: 10:00 – 22:00
Domenica: 10:00 – 19:30

La biglietteria chiude un'ora prima
Chiusure straordinarie

Martedì, 25 Dicembre 2018

Aperture straordinarie

Martedì, 01 Gennaio 2019: dalle 14 alle 19.30

Vernissage
11/10/2018

su invito

Contatti
Sito web: http://www.oltrelonda.it
Biglietti

Intero: € 14 (prevendita € 2) Tutti gli individuali Ridotto: € 12 (prevendita € 2) Possessori biglietto Museo archeologico, visitatori da 18 a 25 anni, con documento e/o tesserino universitario, portatori di handicap, forze dell’ordine, insegnanti, Club Skira

Patrocini

Una produzione MondoMostre Skira con Ales S.p.A Arte Lavoro e Servizi in collaborazione con il Museum of Fine Arts di Boston, promosso dal Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e patrocinato dall'Agenzia per gli Affari Culturali del Giappone, dall'Ambasciata del Giappone in Italia e dall'Università degli Studi di Milano.

Editori
SKIRA
Artisti
Katsushika Hokusai, Hiroshige
Curatori
Rossella Menegazzo, Sarah E. Thompson
Uffici stampa
MONDO MOSTRE
Generi
arte antica, disegno e grafica

La mostra HOKUSAI HIROSHIGE. Oltre l’onda. Capolavori dal Boston Museum of Fine Arts espone, per la prima volta in Italia, una selezione straordinaria di circa 270 opere provenienti dal Museum of Fine Arts di Boston.

Comunicato stampa

Il Museo Civico Archeologico di Bologna, dal 12 ottobre 2018 fino al 3 marzo 2019, ospiterà le opere dei due più grandi Maestri del “Mondo Fluttuante”: Katsushika Hokusai (1760 - 1849) e Utagawa Hiroshige (1797 - 1858).

La mostra HOKUSAI HIROSHIGE. Oltre l'onda. Capolavori dal Boston Museum of Fine Arts espone, per la prima volta in Italia, una selezione straordinaria di circa 270 opere provenienti dal Museum of Fine Arts di Boston. Il progetto, suddiviso in 6 sezioni tematiche, curato da Rossella Menegazzo con Sarah E. Thompson, è una produzione MondoMostre Skira con Ales S.p.A Arte Lavoro e Servizi in collaborazione con il Museum of Fine Arts di Boston, promosso dal Comune di Bologna | Istituzione Bologna Musei e patrocinato dall'Agenzia per gli Affari Culturali del Giappone, dall'Ambasciata del Giappone in Italia e dall'Università degli Studi di Milano.

L'esposizione è intesa come un proseguimento delle iniziative avviate nel 2016 per il 150° anniversario delle relazioni bilaterali Italia-Giappone, una ricorrenza che ha visto il Comune di Bologna protagonista con progetti culturali importanti come le mostre dedicate a Giorgio Morandi a Kobe, Tokyo e Iwate, e MondoMostre Skira impegnato nelle mostre Hokusai, Hiroshige e Utamaro a Palazzo Reale di Milano, Hokusai all'Ara Pacis di Roma, Capolavori di Scultura Buddhista Giapponese alle Scuderie del Quirinale a Roma, fino alla più recente Kuniyoshi. Visionario del Mondo Fluttuante al Museo della Permanente di Milano, per citarne solo alcune.

Gli anni trenta dell'Ottocento segnarono l'apice della produzione ukiyoe nota come “immagini del Mondo Fluttuante”. In quel periodo furono realizzate le serie silografiche più importanti a firma dei maestri che si confermarono - qualche decennio più tardi con l'apertura del Paese - come i più grandi nomi dell'arte giapponese in Occidente.
Tra questi spiccò da subito Hokusai, artista e personalità fuori dalle righe che seppe rappresentare con forza, drammaticità e sinteticità insieme i luoghi e i volti, oltre che il carattere e le credenze della società del suo tempo. Egli è considerato uno dei più raffinati rappresentanti del filone pittorico dell'ukiyoe: tra le serie di maggior successo degli anni trenta vanno ricordate senz'altro quelle dedicate alle cascate e ai ponti famosi del Giappone, anche se fu con le Trentasei vedute del monte Fuji che Hokusai si affermò sul mercato delle immagini di paesaggio come grande maestro. Da allora in avanti nessun artista del Mondo Fluttuante potè esimersi dal far riferimento alla sua opera e, in particolare, a una stampa appartenente a questa serie divenuta icona dell'arte giapponese: La grande onda presso la costa di Kanagawa.

Più giovane di circa vent'anni rispetto a Hokusai, Hiroshige divenne un nome celebre della pittura ukiyoe poco dopo l'uscita delle Trentasei vedute del monte Fuji del maestro grazie a una serie, nello stesso formato orizzontale, che illustrava la grande via che collegava Edo (l’antico nome di Tokyo) a Kyoto. Si trattava delle Cinquantatre stazioni di posta del Tōkaidō, conosciute come “Hōeidō Tōkaidō” dal nome dell'editore che lanciò verso il successo Hiroshige. Da allora lartista lavorò ripetutamente su questo stesso soggetto, producendo decine di serie diverse fino agli anni cinquanta. La qualità delle illustrazioni di paesaggio e vedute del Giappone, la varietà degli elementi stagionali e atmosferici - nevi, piogge, nebbie, chiarori di luna - che Hiroshige seppe descrivere facendoli percepire in modo quasi sensoriale gli valse il titolo di “maestro della pioggia e della neve”.

La mostra si avvale anche di un prezioso video, realizzato dalla Adachi Foundation, che spiega il completo processo di stampa. Saranno inoltre numerose le occasioni per approfondire, attraverso una serie di eventi collaterali come laboratori, corsi tematici, eventi di cinema, cucina, manga e carta giapponese (aperti al pubblico di tutte le età), le tradizioni culturali e artistiche nipponiche che fanno da sfondo alle immagini del Mondo Fluttuante, fino ad arrivare alle più attuali forme di grafica e illustrazione contemporanea che nell'ukiyoe trovano le loro radici.

La prevendita dei biglietti di ingresso è attiva sul sito www.oltrelonda.it.

Si ricorda che gli orari di apertura della mostra prevedono la chiusura nella giornata di martedì, anziché nel tradizionale lunedì. A partire dal 3 settembre 2018, infatti, nel Museo Civico Archeologico di Bologna entra in vigore questa sperimentazione voluta dall'Istituzione Bologna Musei per sfruttare al meglio il tempo di accoglienza dei cittadini e dei visitatori provenienti da fuori città, in un ottica di sistema per la fruizione dell'offerta museale.